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Contenuto archiviato il 2024-04-22

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Storie di successo dei progetti - Vi servono delle riprese in fretta?

Come possono le emittenti televisive e i produttori cinematografici gestire i propri archivi sempre più vasti? Un team di ricercatori ha sviluppato un sistema automatico per analizzare, indicizzare e cercare video, rendendo molto più semplice il riutilizzo del materiale d'archivio.

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Le emittenti hanno migliaia di ore di video non post prodotti nei loro database. Molti di questi "giornalieri" potrebbero essere usati per lavori futuri, ma spesso rimangono a raccogliere polvere virtuale perché i produttori dei programmi e i giornalisti – che di solito lavorano con scadenze brevi – non possono valutare in modo veloce che tipo di immagini contengono. "I produttori televisivi a volte usano appena un paio di secondi o di minuti in ore di riprese fatte," dice il dott. Oliver Schreer dell'Istituto Frauhofer di Telecomunicazioni/Istituto Heinrich-Hertz di Berlino. "Attualmente i produttori possono fare un'annotazione manuale di riprese non montate ma è un procedimento che fa perdere tempo e la maggior parte delle riprese rimangono non catalogate e quindi inutilizzate," continua il dott. Schreer. "Hanno bisogno di metodi automatici per organizzare questo materiale." Il dott. Schreer, nell'ambito del progetto "The retrival of multimedia semantic units for enhanced reusability" (Rushes), ha coordinato un team proveniente da istituti di ricerca e dal settore tecnologico europei che hanno studiato come riutilizzare questo tipo di materiale video grezzo in maniera molto più semplice. Il sistema prototipo che hanno sviluppato analizza automaticamente ed etichetta le riprese video, rendendo l'indicizzazione e la catalogazione molto più semplice. Nel frattempo hanno anche creato un'interfaccia utente per migliorare la gestione e la ricerca di grandi depositi multimediali. "Gli attuali database video presentano immagini individuali dei video ma l'utente ha limitate possibilità di capire e analizzare le riprese. Volevamo creare strumenti che presentassero il contenuto video in un modo molto migliore," dice. Sviluppo collaborativo Il team ha coinvolto utenti professionisti e non nello sviluppo del sistema. Un primo passo è stato quello di valutare i flussi di lavoro e le tecnologie attuali del settore, identificando margini di miglioramento ed esigenze aggiuntive. "Abbiamo lavorato a stretto contatto con l'emittente basca ETB per costruire il nostro prototipo," dice il dott. Schreer. Una volta che il sistema era stato progettato, gli utenti lo hanno testato e convalidato. "Abbiamo chiesto ai giornalisti e agli archivisti di esaminare le diverse funzionalità del sistema," aggiunge. "Le loro osservazioni sono state fondamentali perché volevamo fornire una soluzione che soddisfacesse realmente le esigenze del settore." Il sistema analizza e classifica video non montati usando principi di indicizzazione semantica. Il team ha prima creato una serie di algoritmi che possono rilevare certi tipi di oggetti o contenuti in un video e quindi generare automaticamente metadati per descriverli. Per esempio, il sistema può rilevare facce (che indicano la presenza di persone), forme regolari (che indica ambienti artificiali), diversi tipi di vegetazione o persino diversi tipi di movimenti della telecamera. È in grado di classificare diversi tipi di audio come parlato, musica, rumore o silenzio; diversi tipi di acqua, come mare, oceani, fiumi o porti; o di identificare oggetti comuni come autobus, cani o navi. Un rilevatore di flash aiuta a identificare conferenze stampa o interviste. "Abbiamo adattato e associato le tecnologie esistenti usate nella ricerca di immagini e nel recupero di video, ma abbiamo anche creato alcuni aspetti ex novo, come il rilevatore del movimento della telecamera e il rilevatore di forme tridimensionali," dice. Un'altra serie di algoritmi usa i metadati generati per raggruppare e compendiare il contenuto delle riprese, creando gruppi di contenuti che facilitano la ricerca e l'elaborazione. "Il modello dei metadati al centro del sistema era abbastanza innovativo," dice il dott. Schreer. Recupero veloce Una delle considerazioni alla base del progetto era fare un'interfaccia utente che permettesse agli utenti di accedere al contenuto video in modo molto più efficiente. "Cercare riprese richiede molto tempo per i giornalisti, quindi volevamo dar loro nuovi strumenti che permettessero di esplorare database di video più velocemente e che li aiutassero a riutilizzare i contenuti," dice il dott. Schreer. Il sistema di Rushes dispone di una serie di interfaccia di ricerca e di visualizzazione che vanno da semplici ricerche basate sul testo sulla tastiera a ricerche "semantiche" e visuali. I concetti tecnologici alla base di questi strumenti sono il raggruppamento fatto dal sistema del contenuto sulla base di raggruppamenti gerarchici, l'abbinamento semantico del contesto e il feedback di attinenza. "Il sistema tiene conto della struttura temporale delle riprese, fornisce all'utente molte più informazioni su come sono organizzate e aiuta a inserirle nel contesto. Questo permette agli utenti di trovare contenuti rilevanti e le parti specifiche che desiderano molto più facilmente e velocemente," aggiunge. Uno sguardo al futuro Il team ha presentato il prototipo sviluppato nell'ambito del progetto, che si è svolto da febbraio 2007 a luglio 2009, a diversi eventi tecnologici in tutta Europa tra cui la fiera delle telecomunicazioni CEBIT a Hannover. "Le reazioni sono state positive, l'industria pensa che questa idea potrebbe essere molto utile," dice il dott. Schreer. Singoli partner del progetto stanno adesso sviluppando ulteriormente aspetti individuali del prototipo, continuando la collaborazione. "I risultati del progetto saranno inclusi in prodotti commerciali che dovrebbero aiutare i professionisti della televisione," prevede. Rushes ha ricevuto finanziamenti dal Sesto programma quadro (6° PQ) dell'UE per la ricerca.