Nuovi strumenti diagnostici per le tripanosomiasi
Il protozoo tripanosoma è endemico nell'Africa subsahariana, e causa la tripanosomiasi, nota anche come malattia del sonno, sia nell'uomo che negli animali. La trasmissione avviene attraverso le mosche tsè-tsè, e l'efficacia terapeutica dei farmaci esistenti dipende dallo stadio della malattia. I pazienti con diagnosi precoce hanno buone prospettive, mentre la malattia in fase avanzata è più difficile da trattare, e la somministrazione dei farmaci è associata a elevata tossicità e mortalità. Vi è quindi un grande bisogno di sviluppare strumenti sensibili per migliorare la diagnosi precoce della malattia. Il progetto NANOTRYP(si apre in una nuova finestra) ha proposto di generare nuovi anticorpi, noti come Nanobodies®, in grado di riconoscere tutte e quattro le principali specie di tripanosoma africano. Il razionale era sviluppare un kit di facile uso per lo screening delle tripanosomiasi, che potrebbe sostituire l'attuale esame diagnostico degli anticorpi antiparassitari. I Nanobodies® sono anticorpi brevi scoperti per caso oltre 20 anni fa nei camelidi. Sono in scala nanometrica, e dimostrano alta affinità per l'antigene target. I partner di NANOTRYP hanno esplorato le proprietà di questi anticorpi unici producendoli da librerie di vettori ricombinanti. La selezione è stata eseguita rispetto a estratti solubili di tripanosomi, e i nanobody candidati promettenti rispetto ad antigeni di specie conservate di tripanosoma sono stati utilizzati per progettare un esame ELISA. I nanobody anti-tripanosoma sono stati utilizzati anche per il rilevamento dei parassiti nel sangue di animali infettati a scopo sperimentale. Ma poiché i livelli dei parassiti nel sangue umano infetto sono significativamente più bassi, i partner hanno deciso di utilizzare i nanobody in metodi che catturano l'antigene. I nanobody sono stati sfruttati anche come molecole di bersagliamento per farmaci, e hanno aumentato significativamente di dieci volte l'efficacia del rilascio mirato dei farmaci. I futuri test sui nanobody sono stati resi possibili dallo sviluppo di modelli di tripanosomiasi in primati non umani. Il consorzio NANOTRYP ha anche formato i team africani e contribuito a costruire la capacità di ricerca degli istituti partecipanti. Attraverso campagne di sensibilizzazione sulle tripanosomiasi ha fornito informazioni su trasmissione, controllo e trattamento della malattia. Nel suo insieme la tecnica dei nanobody evita tecniche molecolari costose e ad alto dispendio di lavoro, e offre elevate specificità e sensibilità per gli antigeni dei tripanosomi. Con candidati promettenti contro i tripanosomi sia umani che animali, i partner sperano di migliorare la diagnosi della malattia e l'esito del trattamento.