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Parere del Comitato delle regioni sul Piano d'azione per l'Innovazione

In occasione della riunione tenuta a Bruxelles nel giugno 1997 il Comitato delle regioni dell'Unione europea ha adottato un parere in merito al Primo piano d'azione per l'Innovazione della Commissione. Il Comitato ha elogiato l'alto grado di consultazione indotto dal Libro ve...

In occasione della riunione tenuta a Bruxelles nel giugno 1997 il Comitato delle regioni dell'Unione europea ha adottato un parere in merito al Primo piano d'azione per l'Innovazione della Commissione. Il Comitato ha elogiato l'alto grado di consultazione indotto dal Libro verde della Commissione in materia d'innovazione e, segnatamente, l'ampia partecipazione al dibattito degli interessi economici e sociali. Nel suo parere il Comitato riconosce l'importanza dell'innovazione nella trasformazione e nello sfruttamento del potenziale scientifico e nella creazione di posti di lavoro ed esige che si favorisca prioritariamente l'attività delle aziende in tutti gli stadi del processo innovativo. Il Comitato approva le tre aree di azione indicate nel piano, in quanto complementari e relative a tutti gli aspetti della promozione dell'innovazione. L'ampia portata delle misure proposte riflette inoltre la complessa natura del processo innovativo. Si chiede pertanto di dare priorità alle misure semplificative di supporto esistenti a livello nazionale e comunitario anziché decidere misure nuove. Inoltre chiede che sia incentivata la diffusione dell'informazione sui vari tipi di aiuti disponibili per l'innovazione a livello nazionale e comunitario. Il Comitato rivendica lo sviluppo di attività interdisciplinari e fa notare che la proposta della Commissione di Quinto programma quadro RST contiene già alcune proposte in merito. Il Comitato deplora tuttavia l'assenza di misure che interessino direttamente le autorità regionali e locali, nonostante le conclusioni del convegno di Roma durante le consultazioni sul Libro verde. Il Comitato deplora anche la scomparsa dal piano d'azione dell'approccio decentrato contenuto nel Libro verde, nonché l'espresso riferimento alle PMI. Circa l'area d'azione 1, "Favorire una genuina cultura dell'innovazione", il Comitato approva l'iniziativa della Commissione, d'incoraggiare l'azione relativa all'istruzione ed alla formazione in quanto fulcro della cultura innovativa. Riconosce anche l'importanza di incoraggiare lo scambio di esperienze e le prassi ottimali, nonché la mobilità dei ricercatori. Circa l'area d'azione 2, "Istituire un quadro legale, regolatore e finanziario tendente all'innovazione", il Comitato richiama l'attenzione sulla necessità di sviluppare fonti di capitale "pazienti" - come fondi pensione ed organismi di finanziamento locali - che non aspirino ad un ritorno immediato. Quanto all'area d'azione 3, "Gestire la ricerca portandola più vicino all'innovazione, sia a livello nazionale che comunitario", il Comitato chiede che si sensibilizzino i ricercatori e le università alle esigenze delle imprese e ad aree prioritarie da determinare.

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