Il fotovoltaico migliorerà le reti a bassa tensione?
Lo scopo del progetto SOS-PVI ("Security of supply photovoltaic inverter: combined UPS, power quality and grid support function in a photovoltaic inverter for weak low voltage grids" (SOS-PVI) consisteva nello sviluppo di un inverter in grado di introdurre energia fotovoltaica nelle reti elettriche a bassa tensione. Con il SOS-PVI sono stati previsti numerosi vantaggi per lo sviluppo di un simile approccio, tra cui la riduzione al minimo dell'impatto degli impianti fotovoltaici sull'esercizio della rete elettrica e la pianificazione, garantendo la sicurezza e la qualità dell'approvvigionamento di elettricità negli edifici dotati di impianti fotovoltaici e una maggiore penetrazione del fotovoltaico nelle reti. Per soddisfare gli obiettivi del progetto, i partner hanno effettuato uno studio di mercato sui dati relativi alle debolezze delle reti elettriche europee, deducendo buone potenzialità di mercato per i sistemi per la generazione dell'energia e la stabilizzazione della rete distribuiti a scala ridotta. Le attività, quindi, si sono incentrate sull'implementazione pratica e sulla produzione di un prototipo: il primo prototipo realizzato, controllato e sottoposto a prove preliminari, era basato su un sistema di immagazzinamento agli ioni di litio. È stata progettata un'unità di supercondensatori, che è stata inviata per l'integrazione e la sperimentazione nel sistema di immagazzinamento ibrido, e sono state progettate celle a batterie piombo-acido, che sono state sottoposte a prove di capacità preliminari. Dopo lo sviluppo dei cabinet, i banchi di batterie a piombo-acido regolati tramite valvole sono stati inviati per l'integrazione e la sperimentazione in un sistema di immagazzinamento ibrido. Altre attività del progetto hanno consentito lo sviluppo di inverter in parallelo, di algoritmi e vari dispositivi elettrici, realizzati con il contributo degli studi sulla gestione della domanda. È stato sviluppato un dispositivo generatore di segnali a richiesta, in grado di fornire al sistema i dati sullo stato della rete elettrica. Sono stati costruiti due prototipi grazie allo sviluppo di un dispositivo per la gestione automatizzata della domanda e un dispositivo per la gestione della domanda dell'utenza. Dopo la realizzazione dei prototipi, i membri del team hanno condotto verifiche finali nelle installazioni sul campo, hanno accertato il funzionamento e hanno effettuato un'analisi del ciclo di vita per stimare l'entità degli obiettivi in termini di costi e di impatto ambientale.I risultati indicano che l'impatto del sistema ibrido è maggiore grazie alla maggiore quantità di materiali e specialmente alla vita più breve. Confrontando i costi di esercizio dei sistemi a litio e ibrido, i risultati del progetto rivelano che in un ciclo di vita superiore a vent'anni il sistema a litio è più conveniente.