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Contenuto archiviato il 2024-06-16

CONTROL STRATEGIES IN ROTARY DRIERS DEALING WITH VEGETAL PRODUCTS

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Ottenere la giusta umidità per le verdure essiccate

La vita delle verdure dopo il raccolto è molto breve e l'essiccazione è un modo per mantenere i valori nutrizionali conservando il prodotto. Un progetto europeo ha sviluppato un rivoluzionario sistema di controllo per massimizzare la qualità delle verdure disidratate.

Le verdure variano ampiamente nel loro contenuto d'acqua, a seconda delle condizioni di crescita e raccolta, per non parlare le differenze dovute al tipo di verdura. Essiccare le verdure per conservarle al fine di un'ulteriore lavorazione è quindi un procedimento complesso. Eseguirlo in modo non corretto può essere dispendioso in termini di consumo energetico per l'eccessiva essiccazione e porta anche alla riduzione del contenuto e della qualità nutrizionali, nonché a una perdita di peso che si ripercuote sul prezzo unitario del prodotto. Poiché una soluzione è rappresentata dal controllo automatico, il progetto DRY Control, finanziato dall'UE, mirava a sviluppare un prototipo che incorporasse sensori attendibili dei contenuti proteici e di umidità, da inserire nel sistema di un essiccatore rotativo industriale. Per arrivare a ciò gli scienziati hanno sviluppato una serie di modelli di procedimento con i necessari algoritmi, e hanno progettato un sistema di controllo in tempo reale per risolvere i problemi. Le credenziali dei partner del progetto erano ovviamente multidisciplinari, e includevano gli utenti finali, specialisti nell'essiccazione di una varietà di prodotti vegetali quali erbe, fieno, cipolle e cereali. Altri partner attivi erano i progettisti in tempo reale di sistemi di sensori presso i produttori di essiccatori rotativi per le industrie agroalimentari e del foraggio. A rappresentare la ricerca e dello sviluppo tecnologico erano presenti un esperto in simulazione di modelli e un team altamente qualificato in sistemi IT di controllo. Durante i due anni di progetto, il team ha ottenuto tre risultati principali. In primis algoritmi per un modello matematico per gestire tutti i dati immessi con un database e una base di regole per essere in grado di controllare le proteine e l'umidità. In secondo luogo, per la gestione delle tre variabili controllabili velocità del tamburo, introduzione della materia prima e temperatura (a sua volta controllata da segnali in entrata quali umidità e lettura proteica) gli scienziati hanno sviluppato un regolatore fuzzy logic adattivo (AFLC). Ciò permette l'uso di tre o più segnali d'uscita di controllo. Infine, è stato sviluppato un sistema di controllo in tempo reale totalmente innovativo, che riduce il consumo energetico nell'impianto del 20% circa. I partner del progetto hanno messo a punto un progetto d'impresa che evidenziava i requisiti di personale e finanziamento per sviluppare un prototipo. Lo scopo generale è richiedere i brevetti e portare la nuova tecnologia sul mercato.

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