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Development of structural DEsign REcommendations for STeel ARches

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La differenza tra curvo e dritto

Molti rimangono ammirati dalla bellezza e della tecnologia racchiusa nei ponti realizzati con arcate. Alcuni ricercatori europei hanno fornito un importante contributo alla progettazione e alla costruzione degli archi in acciaio, che finora non hanno tenuto conto della loro curvatura intrinseca;

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la costruzione sicura ed efficace dell'acciaio curvato da utilizzare nei ponti, infatti, richiede una profonda comprensione delle sollecitazioni indotte dalla piegatura e dalla compressione, che per un elemento curvo sono diverse rispetto a un elemento dritto, e in tal senso gli attuali standard europei lasciano a desiderare perché valutano allo stesso modo gli elementi dritti e quelli curvi. Il progetto Derestar ("Development of structural design recommendations for steel arches") era finalizzato a porre rimedio alle attuali limitazioni nella progettazione europea di archi in acciaio per ponti, e i ricercatori hanno incentrato i loro studi su due sollecitazioni che insistono sull'acciaio curvato, la prima indotta durante il processo di fabbricazione, la seconda indotta dall'uso. In particolare, gli elementi curvati in genere vengono realizzati piegando elementi dritti in un processo denominato curvatura a freddo, che implica sollecitazioni nelle sezioni curvate che influiscono sull'entità delle sollecitazioni che la struttura può sopportare durante l'uso; in secondo luogo, a differenza degli elementi dritti, i componenti curvati sono soggetti alle pressioni radiali; basti immaginare di calpestare un'asse di legno e un arco di legno curvato, laddove calpestare un asse induce una normale sollecitazione perpendicolare, mentre calpestare un arco curvato induce una sollecitazione trasversale oltre a quella perpendicolare, causata dalla pressione radiale connessa alla curvatura dell'arco. I ricercatori hanno sviluppato studi analitici e numerici che hanno chiarito i parametri specifici di forma e dimensioni che influiscono sulle sollecitazioni residue e trasversali, consentendo l'identificazione di determinate soglie, per questi parametri, al di sopra delle quali il modello ad elementi dritti non è più applicabile. Il progetto Derestar, quindi, ha formulato alcune raccomandazioni sulla progettazione per quanto concerne l'implementazione degli standard EC3 (Eurocode 3) che attualmente tengono in considerazione solo elementi dritti; i futuri ponti europei in arcate d'acciaio, quindi, potrebbero durare di più, con un notevole risparmio in termini di costi e sicurezza per i cittadini europei e per i produttori.

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