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The development of a new more efficient grid connected PV module

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Un uso più efficiente dell'energia solare

Alcuni ricercatori finanziati dall'UE hanno sviluppato una tecnologia per incrementare l'efficienza delle celle solari connesse alle reti elettriche generali.

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La riduzione al minimo della dipendenza di combustibili fossili attraverso lo sfruttamento di forme di energie pulite e rinnovabili è divenuta una priorità fondamentale dell'UE per ridurre le emissioni dei gas serra (GHG) e, al tempo stesso, assicurare un approvvigionamento stabile e affidabile di energia a costi ragionevoli. L'energia solare si pone tra i protagonisti nel campo dell'energia rinnovabile e gli impianti di energia fotovoltaica (PV) si stanno sempre più diffondendo. In particolare, gli impianti PV collegati in rete, connessi alla rete generale di un'azienda elettrica, riforniscono quest'ultima cedendole l'energia in eccesso, qualora esista un'eccedenza, mentre ne traggono elettricità quando la richiesta supera la riserva. I ricercatori europei hanno cercato di migliorare l'attuale tecnologia fotovoltaica con i fondi relativi a Optisun ("The developement of a new more efficient grid connected PV module"). In particolare, hanno puntato a sviluppare una tecnologia per produrre celle solari suddivise, un microinverter solare integrato nella cella e un riflettore di retroilluminazione, onde ottenere la massima efficienza nella cattura e nell'impiego dell'energia. Le celle solari suddivise in otto parti con pari produzione di corrente sono state ottenute con un taglio laser con stampa a getto di inchiostro di pasta conduttiva per interconnessione. Per conseguire la compatibilità con la rete elettrica generale, i ricercatori hanno collegato un microinverter alle celle solari suddivise, per convertire la corrente CC in CA e hanno "aumentato" la piccola tensione delle celle solari (3 V) fino all'alta tensione della rete elettrica (220 V). Il modulo di retroilluminazione è stato progettato in modo da utilizzare lo spazio vuoto tra le celle solari, attraverso il trasferimento della luce sul lato posteriore del pannello solare, con conseguente generazione di ulteriore energia solare. Sono state necessarie estese ricerche per selezionare i materiali ottimali per la trasmissione delle lunghezze d'onda della luce d'importanza più critica per la produzione di energia e per il materiale di rivestimento utilizzato per riflettere la luce dal materiale trasmissivo sulla cella PV. I ricercatori hanno creato un prototipo di modulo PV perfettamente funzionante che ha dimostrato la maggiore efficienza della cella solare con il modulo di retroilluminazione. Le tecnologie Optisun potrebbero aumentare la competitività del settore PV europeo che è attualmente in ritardo rispetto alle controparti americane e asiatiche. Grazie a una maggiore efficienza energetica ed economicità, la commercializzazione potrebbe garantire ingenti vantaggi anche ai consumatori.

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