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Il progetto EUREKA sviluppa sottomarini robotizzati autonomi

Un progetto sostenuto dall'iniziativa EUREKA sta continuando lo sviluppo di un veicolo sottomarino da esplorazione completamente autonomo, la cui prima dimostrazione si era avuta nell'ambito di un progetto finanziato dal programma comunitario Scienze e tecnologie marine (MAST)...

Un progetto sostenuto dall'iniziativa EUREKA sta continuando lo sviluppo di un veicolo sottomarino da esplorazione completamente autonomo, la cui prima dimostrazione si era avuta nell'ambito di un progetto finanziato dal programma comunitario Scienze e tecnologie marine (MAST). Le società e gli istituti di ricerca interessati al progetto EUROMAR-STIRLING AUV si prefiggono di sviluppare per primi un sottomarino robotizzato completamente autonomo. Il veicolo MARTIN 2000, sul quale stanno lavorando, si basa sul prototipo MARTIN 100 sviluppato nell'ambito del progetto MAST. Il MARTIN 100 alimentato da batterie poteva operare fino a una profondità di 100 metri e a una distanza di 2 km dalla nave appoggio. La durata delle batterie gli consentiva di percorrere sino a 70 km tra due ricariche. Il veicolo MARTIN 2000 monterà un motore Stirling, che gli permetterà di operare sino a una profondità di 200 metri, percorrere 500 km senza rifornirsi e funzionare per 55 ore di seguito. La chiave del progetto è il motore Stirling, che usa un bruciatore esterno per riscaldare un gas (ad esempio aria o elio) in un cilindro sigillato. La trazione viene generata utilizzando le pressioni ottenute dall'espansione e dalla contrazione del gas. Il generatore e il gruppo elettrogeno sono contenuti entrambi in un'unità sigillata, che riduce al minimo le vibrazioni e il rumore. Il veicolo sarà controllato utilizzando un sistema di trasmissione dati a ultrasuoni e, in condizioni favorevoli, il veicolo stesso dovrebbe essere in grado di funzionare sino a 10 km dalla nave appoggio. Cinque computer di bordo e una combinazione di sistema globale di localizzazione (global positioning system) e navigazione inerziale daranno al veicolo l'intelligenza per navigare senza input da parte dell'operatore. Le prove in mare del MARTIN 2000 dovrebbero essere completate nel 1999, mentre un modello di serie sarà disponibile alla fine di tale anno. Tra le possibili applicazioni annoveriamo l'ispezione di condutture, cavi e altre installazioni sottomarine, indagini oceanografiche, campionamenti del fondale marino, ricerche ed esplorazioni in zone a rischio.