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"Early detection of HIV-1 using ultra-sensitive, rapid capacitive biosensor"

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Uno strumento portatile per la diagnosi dell'HIV

Il progetto CAPHIV potrebbe rivelarsi rivoluzionario per l'accertamento dell'HIV, attraverso un nuovo sistema a biosensore utilizzabile presso il punto di cura per l'esame dell'HIV.

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L'HIV rappresenta una delle più importanti sfide mediche nella storia dell'umanità; milioni di persone ne vengono contagiate ogni anno. La diagnosi avviene in condizioni di laboratorio e spesso è lunga e laboriosa. Le analisi attuali presentano una scarsa sensibilità e possono fornire falsi negativi, specialmente nei momenti iniziali dell'infezione, caratterizzati da carico virale ridotto. Un esito di falso negativo impedisce di intraprendere tempestivamente il trattamento con la terapia antiretrovirale altamente attiva (HAART) nella fase più acuta dell'infezione, che avviene durante le primissime settimane dopo l'esposizione. Di conseguenza, è urgente dotarsi di analisi più precise e rapide a basso costo, applicabili nei paesi in via di sviluppo con un'elevata incidenza di infezioni da HIV. Il progetto CAPHIV ("Early detection of HIV-1 using ultra-sensitive, rapid capacitive biosensor"), finanziato dall'UE, ha lavorato su un sistema in grado di rilevare la proteina p24 del capside virale, sempre presente a basse concentrazioni nel sangue umano. La tecnologia alla base del sistema CAPHIV non richiede l'amplificazione del segnale e il risultato viene fornito entro mezz'ora. Nella prima fase, i partner hanno dovuto adattare la tecnologia a una configurazione portatile, nonché anche ottimizzare il sensore per eliminare legami non specifici. È stata manipolata anche la chimica di superficie, per accogliere i campioni di sangue diluiti senza necessità di ulteriore preparazione. Una tecnica con tubo a vuoto completamente chiuso analizza direttamente il sangue del paziente. I ricercatori hanno costruito quattro prototipi che saranno testati nel prossimo progetto, denominato CAPHIV-DEMO. Considerando che in tutto il modo milioni di persone convivono con l'HIV, il mercato globale relativo ai test HIV vale miliardi di euro e punta principalmente ai paesi africani e sudamericani, dove è urgente disporre della possibilità di eseguire i test HIV presso il punto di cura. Il sistema CAPHIV, che presenta un costo basso per ciascun test (stimato in 10 euro), offre un mezzo sicuro, portatile e poco costoso per la diagnosi dell'HIV. Il dispositivo potrebbe trovare applicazione anche nella selezione di chi dona il sangue per la prima volta, svolta dalle banche del sangue, oppure potrebbe essere adattato in futuro per accertare la presenza di altre malattie infettive.

Parole chiave

HIV, proteina p24, dispositivo portatile

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