Il grasso bruno terapeutico per combattere l’obesità
Le cellule adipose – o adipociti – possono essere bianche o brune. Il tessuto adiposo bianco (white adipose tissue, WAT) è specializzato nello stoccaggio dell’energia chimica e un suo eccesso porta alla resistenza all’insulina e al diabete di tipo 2. Il BAT dissipa energia termica ed è inversamente proporzionale all’età e all’indice di massa corporea. A volte il BAT si trova nel WAT, e viene classificato come bruno in bianco (brown-in-white, BRITE). Ricerche recenti hanno evidenziato il potenziale del BAT attivato per favorire l’eliminazione di glucosio e migliorare la sensibilità sistemica all’insulina nei soggetti resistenti all’insulina. I ricercatori calcolano che una quantità minima come 50 g di BAT attivato potrebbe essere trasformata in un aumento del 20 % del consumo energetico quotidiano. Università, centri di ricerca e aziende biotechnologiche impegnati nel progetto DIABAT(si apre in una nuova finestra) (Recruitment and activation of brown adipocytes as preventive and curative therapy for type 2 diabetes) hanno tentato di attivare le cellule adipose brune per innalzare il livello metabolico al fine di combattere l’obesità. Il team di DIABAT ha sviluppato nuovi modelli cellulari e animali, oltre a protocolli comuni e procedure operative standard. Utilizzando tali strumenti e tecnologie, ha ottenuto approfondimenti sulla differenziazione, la funzione e la regolazione fisiologica degli adipociti bruni. Inoltre sono stati identificati nuovi percorsi coinvolti nell’attivazione o induzione della formazione delle cellule BAT. Per monitorare i parametri metabolici associati al BAT, gli scienziati DIABAT hanno costruito moduli prototipo che formano un dispositivo mobile di monitoraggio da utilizzare sull’uomo. Hanno anche sviluppato tecniche di immaging e analisi adatte per osservare l’attività del BAT in sito. Una delle scoperte più intriganti e significative è che l’acclimatazione al freddo contribuisce a combattere la resistenza all’insulina nei pazienti affetti da diabete di tipo 2. I ricercatori hanno rilevato e convalidato una serie di composti nutrizionali e farmacologici che modulano l’attivazione del BAT e del BRITE. Un tipo di acido biliare ha dimostrato l’attivazione e termogenesi del BAT umano. I risultati della ricerca DIABAT sono stati pubblicati in oltre 120 articoli sottoposti a revisione paritaria e in numerose pubblicazioni congiunte. Altre attività divulgative includono un opuscolo e comunicati stampa. Le terapie basate su BAT ad alto consumo energetico potrebbero curare i disturbi metabolici in modo sostenibile ed efficace, eliminando i rischi legati ai trattamenti tradizionali. I risultati del progetto hanno spianato la strada alla commercializzazione delle tecnologie rigenerative DIABAT, che dovrebbe rafforzare la competitività delle imprese europee del settore biomedico.