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New concept and technology for high energy rock fall protection fences

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Le reti di sicurezza intrappolano i massi in caduta

Alcuni ricercatori dell'UE hanno realizzato una rete di protezione contro la caduta di massi in grado di assorbire impatti a elevata energia. Il potenziamento delle misure di protezione delle pareti rocciose consente di ridurre i rischi per le persone, gli edifici e le infrastrutture.

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La mitigazione della caduta di massi e la protezione contro tale fenomeno rappresentano due elementi cardine sul piano della sicurezza delle infrastrutture e delle costruzioni. A titolo di esempio, smottamenti o colate detritiche di piccola entità potrebbero bloccare persino intere strade e dare in tal modo avvio a effetti economici ad ampio spettro che coinvolgono non solo il luogo dell'incidente, ma anche le aree vicine. La riduzione dei rischi derivanti dalla caduta di massi e di detriti da una roccia o dai fianchi di una collina rappresentava l'obiettivo del progetto ABSORBNET ("New concept and technology for high energy rock fall protection fences"), finanziato dall'UE. Le attuali barriere di protezione a elevata energia riflettono la progettazione delle reti anti-sottomarini risalenti alla seconda guerra mondiale. Gli esperti, che hanno tentato di portare una ventata di ammodernamento e di sviluppo nella realizzazione di tali strumenti, in termini sia di materiali sia di configurazione, si sono prefissati l'obiettivo di creare una rete di protezione in grado di assorbire gli elevati livelli energetici delle rocce in movimento. La rete realizzata nel corso del progetto - già brevettata - è costituita da un nuovo composito di polimeri inorganici rinforzati con nanotubi di carbonio che si presta a essere sottoposto a ulteriori trattamenti mediante il processo di gel spinning, finalizzato alla creazione di una fibra a elevate prestazioni. La tessitura della nuova fibra per la produzione di un filato è stata realizzata prendendo spunto dalla configurazione di una corda. Allo scopo di offrire protezione contro gli agenti atmosferici e di ridurre la resistenza, i membri del progetto hanno formulato un rivestimento di fluoropolimeri applicandolo successivamente al filato. Il rivestimento attualmente disponibile non è tuttavia in grado di garantire la totale stabilità dei filati nel corso di una prova completa sull'invecchiamento atmosferico. Da ciò discende la necessità di potenziare la stabilità del rivestimento durante l'azione degli agenti atmosferici per i lavori futuri. L'intrecciamento manuale dei filati rivestiti realizzato nell'ambito del progetto - ora giunto al termine - ha consentito infine di produrre una rete annodata con maglie quadrate. Negli anni a venire, questa nuova barriera, per la quale è prevista una tutela brevettuale, verrà commercializzata come protezione contro la caduta di massi a elevata energia.

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