Migliori processi di lavorazione della pietra per incoraggiare le PMI
La quota di mercato UE per la pietra lavorata è diminuita costantemente nel corso degli ultimi anni, perdendo terreno rispetto ai paesi relativamente giovani nell'ambito della lavorazione della pietra (ovvero, Cina e India). Questi problemi sono correlati alla lavorazione della pietra e, in particolare, alla produzione di lastre di granito che si trovano a dover affrontare questioni quali una scarsa produttività, enormi quantità di materiale di scarto, elevato consumo energetico e sfide collegate alla gestione ambientale dei rifiuti prodotti. Il progetto CLEAN CUT , finanziato dall'UE, ha implementato una nuova concezione di macchina per la produzione di lastre di granito. Questa macchina ha il potenziale di elevati risparmi energetici per metro quadrato, basso impatto ambientale, maggiore versatilità nella programmazione del lavoro, elevata produttività e finitura della superficie di alta qualità. Al fine di ottenere questo, i partner di progetto hanno sviluppato un filo diamantato di piccolo diametro, economico e con un ciclo di vita utile maggiore, basato su leghe di nichel-titanio super elastiche (Nitinol). La loro ricerca ha poi coinvolto anche la definizione e l'ottimizzazione del processo di produzione termo meccanica per il filo che avrebbe garantito la sua prestazione meccanica e durata utile. Hanno inoltre sviluppato la necessaria metodologia di unione delle leghe, caratterizzando il comportamento meccanico e di fatica della giunzione. Infine, è stato sviluppato un modello completo, integrante le proprietà del filo. Questa integrazione favorisce la definizione del set di algoritmi ottimale per il controllo del processo. Al termine del progetto, è stato prodotto un filo di taglio dal diametro di 7 mm con perle di diamante. Esso denota maggiore resistenza alla fatica, comportamento di smorzamento e semplicità di produzione ed è idoneo per macchine di taglio a basso costo. I risultati di CLEAN CUT offrono un'enorme opportunità per le piccole imprese partecipanti al progetto e, in generale, per l'industria della pietra che impiega circa 500.000 persone in 60.000 società. I partner del consorzio hanno inoltre riconosciuto l'esigenza di trasferire la tecnologia a una comunità industriale più ampia, al fine di favorire la competitività e l'impiego in questo importante settore dell'UE.
