Attuazione del piano d'azione sull'innovazione
Il 14 gennaio 1998, la Commissione europea ha adottato una relazione sull'attuazione del primo piano d'azione sull'innovazione in Europa. La relazione descrive i progressi effettuati nell'attuazione del piano d'azione, nell'anno successivo alla sua adozione, a seguito della proposta del Commissario Edith Cresson e della conseguente approvazione da parte del Consiglio europeo di Dublino nel dicembre 1996. L'attuazione del piano d'azione sull'innovazione è stata per tutto l'arco del 1997 una priorità della Commissione, alla luce dell'importanza attribuita a ricerca, innovazione e imprenditoria nella lotta alla riduzione della disoccupazione. L'attuazione del piano d'azione rimarrà una delle maggiori priorità della Commissione nel corso del 1998, considerato che i capi di stato e di governo dell'UE stanno concentrando l'attenzione su tale questione come hanno fatto, recentemente, ai Consigli europei di Lussemburgo del novembre e dicembre 1997. Nel 1997, l'attuazione del piano è stata imperniata su cinque settori principali: - Protezione della proprietà intellettuale: la Commissione ha adottato un Libro verde sui brevetti che dovrebbe portare alla presentazione di proposte concrete per rendere il sistema più efficace. La Commissione ha presentato anche proposte concernenti la protezione delle invenzioni biotecnologiche e dei brevetti nella società dell'informazione; - Innovazioni nei finanziamenti: l'attenzione è stata posta sul movimento di capitale privato per aiutare le imprese innovative. Il piano I-TEC è stato lanciato per incoraggiare i possessori di capitale di rischio a investire nelle fasi di avvio di progetti innovativi. Risorse supplementari saranno messe a disposizione attraverso la Banca europea per gli investimenti e il bilancio comunitario relativo al finanziamento dell'innovazione per gli anni 1998 e 1999; - Quadro regolamentare e semplificazione amministrativa: la Commissione ha creato la task force Semplificazione dell'ambiente commerciale (BEST) per proporre misure volte alla semplificazione delle procedure. Anche la Commissione sta sviluppando nuove forme organizzative per le attività di ricerca congiunte, quali ad esempio lo statuto di impresa europea e i Gruppi europei di interesse economico (GEIE); - Istruzione e formazione: sono state introdotte nuove misure per stimolare la mobilità e per migliorare l'impiego delle tecnologie dell'informazione. Sono stati lanciati anche alcuni progetti pilota per rafforzare la cultura dell'innovazione; - Indirizzare la ricerca verso l'innovazione: nella preparazione del Quinto programma quadro di RST, la Commissione ha concentrato l'attenzione su questa priorità, integrando l'innovazione in tutti i programmi tematici. Inoltre, ha spinto per fornire un più ampio accesso alle esperienze e ai risultati del Centro comune di ricerca. Nel corso del 1998 si è prestata una maggiore attenzione ai seguenti aspetti: - spingere gli Stati membri e gli operatori interessati ad agire in favore dell'innovazione; - incoraggiare la nascita, lo sviluppo e la crescita delle imprese, utilizzando in particolare le nuove tecnologie; - promuovere nuove forme di produzione e commercializzazione; - contribuire alla professionalizzazione dei mestieri di supporto all'innovazione, in particolare mediante progetti di formazione; - facilitare l'interconnessione o, laddove necessario, la realizzazione di reti d'innovazione.