I fisici pianificano un collider di elettroni-positroni
Quando la materia e l'antimateria si scontrano, questi raggi scompaiono - annichilati - in un burst di energia. L'energia si rimaterializza quindi in nuove particelle di materia (e antimateria) con procedimenti che emulano i primi momenti dell'universo. Onde provare le loro teorie su tali procedimenti, i fisici devono studiare energie più alte rispetto a quelle che attualmente è possibile creare e, in pratica, andare a ritroso nel tempo, verso l'origine dell'universo.
I fisici hanno già sperimentato l'invio reciproco di raggi di elettroni con acceleratori circolari, ma nel loro percorso attorno alle curve i raggi perdono quest'energia conquistata a fatica. Le più alte energie pratiche in un acceleratore circolare sono state realizzate con il collider LEP (Large Electron Positron) nel laboratorio europeo per la fisica delle particelle, CERN, di Ginevra. Si prevede che quest'estate il LEP raggiungerà un'energia complessiva pari a 200GeV (gigaelettronvolt), ma i fisici hanno bisogno di energie più alte al fine di provare teorie che prevedano nuovi effetti. A tale scopo, essi hanno in programma di costruire il collider elettroni-positroni che invierà i raggi dagli acceleratori lineari, direttamente dall'uno all'altro e viceversa.
Lo scopo di questo collider lineare proposto è di tendere a un'energia totale di 1000GeV, ma questo richiederà tecnologie estremamente impegnative. In Europa, Giappone e Stati Uniti sono al momento perseguiti tre programmi concorrenti. A prescindere dal programma prescelto alla fine, questo progetto, con un valore dell'ordine di miliardi di euro, offrirà eccezionali opportunità all'industria europea dell'alta tecnologia e la possibilità di fornire componenti sofisticati.
Per maggiori informazioni, rivolgersi:
Dott. Philip Burrow
Oxford University
Tel. +44-1865-273398; Fax +44-1865-273418
E-mail: p.burrows1@physics.ox.ac.uk