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Contenuto archiviato il 2022-12-02

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Il CES esprime il proprio parere in merito alle regole di partecipazione e divulgazione

Il Comitato economico e sociale, rappresentante i lavoratori, i datori di lavoro e altri interessi nelle Comunità europee, ha di recente adottato un parere sulle proposte della Commissione in merito alle regole sulla partecipazione e la divulgazione dei risultati della ricerca...

Il Comitato economico e sociale, rappresentante i lavoratori, i datori di lavoro e altri interessi nelle Comunità europee, ha di recente adottato un parere sulle proposte della Commissione in merito alle regole sulla partecipazione e la divulgazione dei risultati della ricerca del quinto programma quadro di RST. Nel parere, il Comitato espone quattro requisiti principali, comprendenti l'esigenza di impartire uno slancio positivo al momento di definire le regole di partecipazione e divulgazione e la necessità di garantire la coerenza fra il nuovo approccio adottato dal programma e le priorità politiche comunitarie in altri settori. Il Comitato ha altresì sottolineato quanto sia importante ripristinare la competitività dell'industria europea e correggere le procedure di assegnazione dell'assistenza comunitaria ai progetti di ricerca. In termini pratici, il Comitato richiede la realizzazione di un documento sintetico con tutte le nuove regole e la filosofia del nuovo programma che, per tale ragione, deve essere ampiamente disponibile per i partecipanti. Il Comitato richiede inoltre regole uniformi per la partecipazione a ogni tipo di azione, l'ampliamento e il chiarimento di determinate definizioni, nonché un migliore accesso per le PMI ai finanziamenti a disposizione. I problemi specifici che si presentano alle PMI, stando al parere del Comitato, sono dovuti al fatto che le regole proposte si basano su definizioni non abbastanza precise. Viene pertanto sostenuta la necessità che le proposte comprendano misure supplementari che: - espongano le regole di accesso a intermediari, quali i "broker tecnologici", affianco alle imprese, al fine di fornire assistenza nell'individuazione e nella formulazione dei bisogni delle PMI; - consentano agli enti con attività orientate verso le PMI e le industrie dell'artigianato di proporre e gestire progetti di RST appositamente destinati a tali imprese; - consolidino il ruolo consultivo e di sostegno delle reti di informazione nel settore, in particolare nell'intento di aiutare le PMI a identificare il proprio interesse reale a partecipare alle azioni comunitarie di RST. Il parere mette in rilievo l'importanza di garantire la coerenza con le politiche di base dell'UE, in particolare quelle su occupazione e coesione. Viene sottolineato il fatto che gli accordi di gestione e le regole proposte per la partecipazione e la divulgazione non devono andare contro tali politiche ed espresso il rincrescimento in quanto tali criteri non vengono utilizzati nella selezione dei progetti e non sono affrontati con una maggiore profondità. Viene sollevata anche la questione della complementarità fra il programma e le altre iniziative nazionali e regionali. In tale contesto, il Comitato esorta a un maggiore coordinamento con altri programmi comunitari, all'integrazione delle reti di consulenza e informazione e a una più attiva promozione della divulgazione delle tecnologie. Quanto alla questione della competitività internazionale, il Comitato sostiene che qualsiasi riflessione o proposta sullo sviluppo tecnologico-economico debba tenere assolutamente conto di tale fattore. I particolari pratici in merito devono essere dichiarati in maniera più esplicita tramite: - definizione dei principi che consentono di concentrare le risorse a disposizione sulle priorità dell'UE; - aumento della flessibilità e concentrazione nell'ambito del quadro giuridico del programma; - priorità alla competitività in tutte le raccomandazioni relative a nuovi approcci per l'attuazione del programma. Nell'ultimo argomento affrontato, il Comitato accenna alla semplificazione delle procedure del programma, propugnando in particolare: - la decentralizzazione delle disposizioni di preselezione aggiungendo elementi quali agenzie nazionali di informazione ed esame preliminare delle proposte; - un meccanismo permanente di invito a presentare manifestazioni di interesse, onde individuare le esatte priorità di ricerca ed elaborare inviti a presentare proposte ben mirati; - un sistema di valutazioni condotte da esperti da formalizzare nelle regole di partecipazione. Il Comitato sottolinea altresì la necessità di un coordinamento con le disposizioni nazionali; in merito, ha di recente adottato uno specifico parere di propria iniziativa sulla realizzazione di un'ampia rete di informazione e valorizzazione, coerente con tutte le disposizioni nazionali e comunitarie.

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