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Emendamenti alla direttiva per controlli severi sulle sostanze inquinanti

Il Consiglio delle Comunità europee ha recentemente dibattuto gli emendamenti proposti alla direttiva 88/609 sui limiti delle emissioni nell'aria di alcune sostanze inquinanti, prodotti da grandi impianti di combustione. L'obiettivo della proposta è ridurre le emissioni di so...

Il Consiglio delle Comunità europee ha recentemente dibattuto gli emendamenti proposti alla direttiva 88/609 sui limiti delle emissioni nell'aria di alcune sostanze inquinanti, prodotti da grandi impianti di combustione. L'obiettivo della proposta è ridurre le emissioni di sostanze inquinanti acidificanti e di precursori dell'ozono, che vengono trasportati a grandi distanze e danneggiano sia la salute dell'uomo che l'ambiente. La proposta emenda la direttiva vecchia di 10 anni relativa ai grandi impianti di combustione ed intende stringere i cordoni comunitari sull'inquinamento atmosferico delle nuove centrali elettriche. Promuove la generazione combinata di calore ed energia (CHP) e l'utilizzo di biomassa come combustibile. Richiede inoltre i valori limite delle emissioni (VLE) relativi a biossido di zolfo, ossido di azoto e pulviscolo siano due volte più rigorosi degli attuali. La proposta prevede l'ampliamento dell'obiettivo della direttiva in materia di turbine a gas, al fine di regolare le emissioni di ossido di azoto e un monitoraggio potenziato delle emissioni, per gli impianti esistenti nonché il riesame delle misure relative condizioni operative anormali. L'obiettivo generale della proposta è stato accolto da tutte le delegazioni. Tuttavia, secondo due delegazioni la sua attuazione richiederebbe sforzi sproporzionati da parte dei paesi non toccati dal problema dell'acidificazione. Numerose delegazioni hanno messo in risalto che i VLE proposti contribuirebbero in modo trascurabile nel ridurre l'acidificazione, in quanto non si applicherebbero ai principali inquinatori. Hanno quindi argomentato a favore della definizione di specifici valori limite anche per questi impianti. Numerosi ministri ritenevano che i valori fissati per i nuovi impianti di combustione erano troppo bassi, in quanto ricorrendo alla migliori tecniche risulta possibile ottenere ulteriori riduzioni. La proposta sarà ora esaminata, prima di essere reinoltrata al Consiglio.