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Contenuto archiviato il 2023-03-06

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L'Unione europea prosegue il suo impegno per ridurre i test sugli animali

In occasione di una conferenza tenutasi a Bruxelles (Belgio) il 6 novembre scorso, il vicepresidente della Commissione europea Günter Verhuegen e il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik hanno riaffermato l'impegno dell'Unione europea a favore della ri...

In occasione di una conferenza tenutasi a Bruxelles (Belgio) il 6 novembre scorso, il vicepresidente della Commissione europea Günter Verhuegen e il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik hanno riaffermato l'impegno dell'Unione europea a favore della riduzione dei test sugli animali. Alla conferenza, organizzata nel quadro del partenariato europeo sui metodi alternativi alla sperimentazione animale (EPAA), erano presenti anche i rappresentanti delle aziende. L'EPAA - istituito nel 2005 - rappresenta una collaborazione senza precedenti tra il settore scientifico e le aziende, volta a ridurre le sofferenze degli animali nei test scientifici. Gli obiettivi dell'EPAA seguono una linea basata sui principi della sostituzione, riduzione e ottimizzazione. Per consentire l'attuazione di questo nuovo approccio, la Commissione europea e le aziende che appartengono all'EPAA stanno lavorando insieme per poter utilizzare nuovi metodi nell'ambito della ricerca e del trasferimento tecnologico, che consentano di ridurre la necessità di effettuare test sugli animali. Per esempio, le aziende dell'EPAA condivideranno le proprie banche dati al fine di promuovere un accesso intersettoriale ai risultati dell'attività di ricerca, alle informazioni e alle metodologie applicate, con l'obiettivo di promuovere il trasferimento tecnologico che permette di ridurre la necessità di eseguire test sugli animali. Le aziende utilizzeranno approcci nuovi e innovativi per l'elaborazione di dati tossicologici che non richiedano test sugli animali. Un altro metodo innovativo applicato dalle aziende dell'EPAA, in modo del tutto volontario, prevede la fornitura ad altri settori dei dati per l'adattamento ottenuto tramite uno studio generazionale "esteso", originariamente sviluppato per i prodotti destinati alla tutela della flora. Se i ricercatori potessero utilizzare una sola generazione di animali per effettuare gli studi a lungo termine, la quantità di animali necessaria per questo tipo di attività di ricerca potrebbe essere ridotta drasticamente. Per raggiungere questi obiettivi, la Commissione europea e l'EPAA hanno lanciato numerosi progetti incentrati su argomenti diversi, tra i quali figurano l'identificazione di un modo migliore per utilizzare e combinare dati diversi per sostituire i test sugli animali, lo svolgimento di test sui vaccini per procedere alla sostituzione dei test "in vivo" con i test "in vitro" e la promozione della cooperazione internazionale in materia di approcci alternativi per i test sugli animali. Günter Verheugen e Janez Potocnik sono stati concordi nell'affermare: "Il lancio dell'EPAA, avvenuto nel 2005, riflette la nostra ferma convinzione che è necessario dare priorità agli approcci alternativi per i test regolamentari, in modo tale da migliorare la sicurezza e la qualità della nostra vita minimizzando al contempo la sofferenza inflitta agli animali nei test scientifici. Abbiamo il dovere etico di risparmiare agli animali sofferenze inutili. Di conseguenza, attori politici e settore industriale hanno intrapreso un partenariato costruttivo che vede il massimo impegno di tutte le parti coinvolte per lo sviluppo di metodi in grado di ridurre, ottimizzare e sostituire i test effettuati sugli animali. L'impegno comune ha già prodotto risultati tangibili". L'impiego degli animali negli esperimenti scientifici è sempre stato oggetto di forti controversie. Nel marzo 2009 - dopo dieci anni di dibattiti - il Parlamento europeo ha vietato l'uso di questo tipo di test nell'industria cosmetica all'interno dell'Unione europea, con estrema soddisfazione degli animalisti. Tuttavia, continuano altri tipi di esperimenti scientifici che vedono il coinvolgimento degli animali. Con l'istituzione dell'EPAA, l'Unione europea ha però confermato il suo impegno per la riduzione dei test effettuati sugli animali.

Paesi

Belgio

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