CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-03-06

Article available in the following languages:

Eurodeputati propongono limiti per i test sugli animali che non impediscono il progresso scientifico

La sperimentazione sugli animali è stata per molto tempo un campo di battaglia per molti gruppi tra cui l'industria, gli istituti di ricerca e i responsabili delle politiche. Si è discusso parecchio sull'uso controllato degli animali negli esperimenti scientifici, nonché sul m...

La sperimentazione sugli animali è stata per molto tempo un campo di battaglia per molti gruppi tra cui l'industria, gli istituti di ricerca e i responsabili delle politiche. Si è discusso parecchio sull'uso controllato degli animali negli esperimenti scientifici, nonché sul miglioramento del loro benessere. Tali provvedimenti potrebbero avere delle ripercussioni sulla ricerca? I membri del Parlamento europeo (MEP) a Strasburgo e i ministri del Consiglio dell'Unione europea sostengono che qualsiasi limitazione o miglioramento dovrebbe essere applicato senza interferire con gli obiettivi europei di condurre ricerche importanti nella lotta contro le malattie. Nella bozza di una direttiva che dovrà essere approvata attraverso la procedura di codecisione da parte del Parlamento e del Consiglio dell'UE, si raccomanda che il numero di animali usati per la ricerca venga significativamente ridotto e che qualsiasi test in programma sia soggetto ad una valutazione etica. Una tale mossa terrebbe in considerazione le preoccupazioni sollevate dal pubblico. Durante una seduta plenaria i MEP hanno approvato ? con una maggioranza di 540 voti a favore, 66 contrari e 34 astensioni ? una prima relazione dell'eurodeputato Neil Parish, che sostiene questi obiettivi. "Tutti vorremmo vedere la riduzione dei test sugli animali. Dall'altra parte, i cittadini europei esigono a diritto medicine migliori e più efficaci," ha spiegato Parish. "La relazione parlamentare chiarisce quando i test sugli animali dovrebbero essere permessi e in quali circostanze," ha aggiunto. "Esso stabilisce un compromesso tra l'assicurare che nell'UE la ricerca possa continuare e il migliorare il benessere degli animali." I MEP hanno dato il via libera ad un divieto sui test eseguiti su grandi scimmie come i gorilla, gli scimpanzè e gli oranghi. Queste specie, che sono minacciate di estinzione, possono essere testate soltanto in esperimenti per la loro conservazione. Lo scorso marzo, un gruppo di esperti dei Consigli di ricerca medica della Fondazione europea della scienza ha proposto che i primati non-umani non vengano usati nelle procedure di test, ad eccezione di quelli condotti con lo scopo di evitare, prevenire, diagnosticare o trattare malattie che minacciano la vita o sono gravemente debililanti per gli esseri umani. Tuttavia, la relazione respinge la nozione che i test che impiegano primati non-umani vengano limitati alle malattie che minacciano la vita o sono debilitanti; una serie di malattie gravi vengono testate sui primati. Il permesso di usare alcuni farmaci ? secondo le linee guida europee e internazionali ? viene concesso soltanto se questi sono stati provati sui primati. La relazione dice anche che la Commissione europea dovrebbe revisionare l'uso dei primati non umani negli esperimenti scientifici ogni due anni dopo l'attuazione della direttiva. Nel frattempo, c'è chi sostiene che alcuni aspetti di questa ultima direttiva potrebbero ostacolare i ricercatori europei nella competizione con le loro controparti negli USA e in Asia. Sono quindi stati apportati degli emendamenti alla direttiva affinché fosse più equilibrata e permettesse alla ricerca medica di procedere come richiesto. Da parte sua, il gruppo di esperti ha dichiarato che il divieto completo della ricerca di base sulle grandi scimmie avrebbe "messo fine a qualsiasi prospettiva di tale ricerca nell'UE in futuro, con risultati potenzialmente disastrosi per i tentativi di cercare di curare malattie che potrebbero colpire soprattutto gli esseri umani e altri primati." Anche i MEP hanno applicato emendamenti per chiarire il testo della legge. In effetti, sono stati definiti tre tipi di dolore inflitti durante le procedure di prova: "fino a lieve", "moderato" e "forte". Secondo la Commissione, possono essere usati soltanto gli animali che durante i test provano un dolore "fino a lieve". Ma i MEP controbattono dicendo che applicare criteri rigidi produrrebbe un aumento del numero di animali usati per le prove. Di conseguenza, il ri-uso di animali dovrebbe riguardare gli animali che provano il dolore della categoria "moderato". È noto che i MEP sostengono l'espansione del Centro europeo per la convalida di metodi alternativi, che aumenterebbe il suo peso nel coordinamento e nella promozione dello sviluppo e dell'uso di metodi alternativi relativi ai test sugli animali. Un aspetto significativo della direttiva è che gli Stati membri potranno applicare o adottare misure nazionali più rigide per assicurare la protezione degli animali usati per scopi scientifici. Da notare, che a causa delle prossime elezioni europee a giugno, il nuovo Parlamento eletto accetterà o emenderà la posizione del Parlamento uscente rispetto a questa direttiva.

Articoli correlati