Programma di ricerca e d'insegnamento (Euratom) nel settore della sicurezza della fissione nucleare (1990-1994)
Saranno effettuate ricerche nel settore della radioprotezione per stabilire l'entità dell'esposizione e il modo in cui le sorgenti naturali di origine sanitaria e industriale vi contribuiscono, per studiare le conseguenze sulla salute, ivi incluso il trattamento in caso di esposizione eccessiva, e valutare i rischi che le radiazioni possono presentare per l'uomo e per l'ambiente. Queste conoscenze scientifiche costituiscono un presupposto per l'aggiornamento permanente delle norme fondamentali relative alla protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti e forniranno le basi scientifiche per un continuo perfezionamento dei concetti e dei metodi di radioprotezione. Tali conoscenze mirano anche a mantenere e migliorare gli aspetti tecnici e normativi delle competenze in materia di radioprotezione e aiuteranno le autorità competenti a valutare le conseguenze, per quanto riguarda sia l'uomo che il suo ambiente, delle scelte a lungo termine della politica in materia di energia, a gestire il normale funzionamento degli impianti e le situazioni di emergenza e a informare obiettivamente la popolazione sui rischi e sui benefici delle radiazioni.
Saranno analizzati i rischi relativi alla chiusura definitiva sia dei sistemi di contenimento della radioattività in caso di incidenti gravi sia di impianti chiusi definitivamente o in via di chiusura alla fine del loro funzionamento normale. Saranno valutati i rischi connessi alla presenza di radon nelle abitazioni. Verranno intraprese ricerche per ottimizzare i metodi di radiodiagnostica al fine di ridurre l'esposizione dei pazienti. Si metteranno a punto procedure gestionali per ottimizzare la radioprotezione sul posto di lavoro.
Ricerche nel settore della sicurezza dei reattori contribuiranno a valutare i margini di sicurezza relativi alla progettazione e al funzionamento degli impianti e a rafforzare la completezza delle analisi di sicurezza e l'affidabilità dei componenti utilizzabili per prevenire gli incidenti. Esse costituiranno inoltre un punto di riferimento per iniziative nella Comunità e una base per un'eventuale futura azione comunitaria. Saranno affrontate anche questioni fondamentali per la sicurezza delle future centrali nucleari. I lavori verranno incentrati anche sulla sicurezza dei sistemi di contenimento della radioattività in condizioni di incidente grave e prenderanno in considerazione soprattutto reattori ad acqua leggera.
Il Centro comune di ricerca (CCR), mediante il proprio programma, contribuirà all'esecuzione delle attività nel settore della sicurezza della fissione nucleare e della radioprotezione.
Favorire l'armonizzazione delle impostazioni in materia di sicurezza della fissione nucleare associando tutti i protagonisti competenti e potenziare in tal modo la dimensione prenormativa della ricerca, in particolare nei settori della radioprotezione e della sicurezza dei reattori.
Due settori:
- Radioprotezione:
conseguire le conoscenze scientifiche necessarie per una valutazione obiettiva degli effetti e dei rischi delle radiazioni e per la definizione dei metodi di ottimizzazione della radioprotezione:
. Esposizione dell'uomo alle radiazioni e alla radioattività:
sviluppare i mezzi per misurare le dosi di radiazioni in maniera affidabile e precisa e definire le vie e i modi di trasferimento della radioattività nell'ambiente e le possibili strategie per impedire il trasferimento dei radionuclidi all'uomo;
. Conseguenze dell'esposizione a radiazioni per l'uomo: valutazione, prevenzione e trattamento:
determinare quantitativamente gli effetti di dosi basse e/o intensità di dosi basse (effetti stocastici), mettere a punto mezzi per apprezzare e trattare gli effetti delle radiazioni a seguito di incidente (effetti non stocastici) e valutare le loro conseguenze sullo sviluppo dell'organismo;
. Rischi e gestione dell'esposizione alle radiazioni:
valutare i rischi complessivi dell'esposizione dell'uomo alle radiazioni ed elaborare i metodi per ottimizzare e gestire la radioprotezione in situazioni normali e di incidente;
Sicurezza dei reattori:
contribuire alla definizione di quanto sarà necessario per soddisfare i requisiti di sicurezza previsti per le generazioni future delle centrali nucleari e per rafforzare l'affidabilità delle analisi di sicurezza, tramite un'attività che promuova la concertazione dei partecipanti di tutti gli Stati membri della Comunità, indipendentemente dal fatto che abbiano avviato o meno un programma di centrali nucleari:
. analisi dell'evoluzione degli incidenti:
fenomenologia di un incidente grave e relative implicazioni sul sistema di contenimento;
. Comportamento e qualificazione del sistema di contenimento:
integrità del sistema di contenimento (sfogo/ventilazione, movimenti sismici e altri fenomeni esterni, degradazione della tenuta per invecchiamento), modellizzazione e analisi dei modelli di rottura (comportamento dei materiali e delle strutture, ad esempio cemento armato precompresso), qualificazione e margini di sicurezza delle strutture, delle attrezzature e dei sistemi elettronici in caso di incidenti gravi;
. Gestione e controllo degli incidenti:
interfaccia uomo/macchina (assistenza informatizzata agli operatori che devono confrontarsi con procedure complesse e nuove situazioni), nonché strategie di intervento e di limitazione delle conseguenze degli incidenti.
La Commissione è responsabile dell'attuazione del programma ed è assistita dai comitati consultivi appropriati in materia di gestione e di coordinamento.
Il programma comprende progetti di ricerca e di sviluppo tecnologico (RST), misure di accompagnamento e azioni concertate.
I progetti formano oggetto di contratti a compartecipazione finanziaria. La partecipazione finanziaria comunitaria non supera di norma il 50%. Le università e altri centri di ricerca avranno la possibilità, per singole azioni, di chiedere un finanziamento del 50% delle spese totali, oppure un finanziamento al 100% dei costi marginali aggiuntivi. I contratti riguardanti le azioni di ricerca con compartecipazione di spese devono di norma essere conclusi mediante una procedura di selezione basata su inviti a presentare proposte pubblicati nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. I progetti devono prevedere la partecipazione di almeno due partner indipendenti fra di loro e stabiliti in Stati membri diversi.
Le misure di accompagnamento consistono:
- nell'organizzazione di seminari, di gruppi di lavoro e di conferenze scientifiche;
- in attività di coordinamento interno mediante la creazione di gruppi integratori;
- in attività di formazione avanzata, ponendo l'accento sul carattere multidisciplinare;
- nella promozione della valorizzazione dei risultati;
- nella valutazione scientifica e strategica indipendente del funzionamento dei progetti e del programma.
Le azioni concertate consistono in sforzi compiuti dalla Comunità per coordinare le azioni individuali di ricerca svolte negli Stati membri. Tali azioni possono formare oggetto di una partecipazione che arriva al 100% delle spese di concertazione.
Ai sensi dell'articolo 101, paragrafo 2 del Trattato, la Commissione è autorizzata a negoziare accordi internazionali con paesi terzi membri della COST, in particolare i paesi membri dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA), e i paesi dell'Europa centrale e orientale, per associarli totalmente o parzialmente al programma. Gli organismi e le imprese stabiliti nei paesi terzi europei possono, in funzione del criterio del vantaggio reciproco, essere ammessi a partecipare a un progetto avviato nell'ambito del programma.
Nessun organismo contraente stabilito al di fuori della Comunità, e che partecipi ad un'azione avviata nell'ambito del programma, può beneficiare del finanziamento che la Comunità concede al programma stesso. Detto organismo partecipa alle spese amministrative generali.
L'importo del finanziamento ritenuto necessario per l'attuazione del programma ammonta a 65 milioni di ECU, di cui una somma pari all'1% del bilancio è riservata, quale contributo del programma, all'azione centralizzata di diffusione e di valorizzazione dei risultati. Un importo di 5,6 milioni di ECU, vale a dire almeno il 15% del totale, è previsto per il finanziamento di progetti di promozione della ricerca fondamentale, progetti debitamente identificati come tali. Un importo di 0,75 milioni di ECU, vale a dire il 2% del totale, è dedicato al finanziamento di progetti di incoraggiamento alla formazione di ricercatori nei settori inclusi in questo programma specifico. Un importo aggiuntivo di 162 milioni di ECU è riservato alle attività di ricerca del Centro comune di ricerca (CCR) nel settore della sicurezza della fissione nucleare, compreso un importo di 1,6 milioni di ECU che rappresenta il contributo del CCR all'attività centralizzata di diffusione.
La diffusione delle conoscenze acquisite nell'ambito dell'attuazione dei progetti viene effettuata sia all'interno del programma specifico sia mediante un'azione centralizzata.
Nel corso del secondo anno di attuazione del programma, la Commissione procede al riesame del medesimo e trasmette una relazione sui risultati di tale valutazione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale. Al termine del programma un gruppo di esperti indipendenti procede a una valutazione dei risultati conseguiti dal programma; la relazione di tale gruppo viene presentata al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale.