Programma specifico di ricerca e sviluppo tecnologico nel settore delle scienze e delle tecnologie marine (1994-1998)
Il programma MAST III continua, approfondisce e dà un nuovo orientamento alle attività condotte nell'ambito dei suoi due predecessori, vale a dire la fase pilota 1989-92 e il programma MAST II 1991-94, al fine di perseguire precoci sviluppi e di venire incontro a nuovi articolati obiettivi. Il programma attua varie disposizioni del documento di lavoro della Commissione (COM(93) 459) e del Libro bianco "Crescita, competitività e occupazione" (COM(93) 700).
Attraverso le attività specifiche e le iniziative di sostegno, il programma MAST III contribuirà a rafforzare l'identità e la coesione della comunità scientifica europea, ad integrare le attività nazionali in quelle condotte nell'ambito dell'Unione e a promuovere la gestione coordinata delle infrastrutture necessarie alla ricerca.
Esso affronta, in maniera specifica, i problemi dei cambiamenti su scala planetaria e la tutela delle regioni costiere. Le misure saranno in stretto collegamento con le corrispondenti attività del programma Ambiente e clima e con quelle del CCR, onde ottenere le sinergie necessarie e contribuire a evidenziare le interazioni tra i grandi componenti della biosfera (terra, aria, mare).
Le azioni di ricerca previste nel settore dei cambiamenti a livello planetario saranno eseguite nell'ambito della rete ENRICH e verranno orientate in modo che lo sforzo di ricerca contribuisca a realizzare gli obiettivi dei programmi internazionali IGBP (International Geosphere-Biosphere Programme), WCRP (World Climate Research Programme), HDP (Human Dimensions of Global Environmental Change Programme) e alcuni aspetti dello sviluppo del GOOS (Global Ocean Observing System)
Si stabiliranno anche adeguate collaborazioni con altri organismi internazionali come la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell'UNESCO (COI), il Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (CIEM) e la ICSCM (International Commission for the Scientific Exploration of the Mediterranean) nonché con i centri di ricerca della NATO.
Nella parte riguardante le tecnologie marine, il programma attribuisce la debita importanza alla ricerca nel campo delle tecnologie generiche e tiene conto della progressiva comparsa di nuovi bisogni, soprattutto nel settore dell'osservazione e del controllo degli oceani e delle coste. Si perseguirà una maggiore sinergia con il programma EUREKA, in particolare nell'ambito più generale del progetto EUROMAR.
Promuovere le conoscenze scientifiche e lo sviluppo tecnologico necessari per capire il funzionamento dei sistemi marini a livello di bacini, onde predisporre uno sfruttamento sostenibile degli oceani e determinarne il loro ruolo nell'ambito dei cambiamenti su scala planetaria.
Quattro settori di ricerca:
- Scienze marine:
studiare i processi fondamentali che determinano la dinamica dei sistemi nei mari e negli oceani che circondano l'Europa per comprendere meglio l'ambiente marino, essere maggiormente in grado di modellarne i processi e prevederne più correttamente i cambiamenti:
. ricerca sui sistemi marini (con particolare attenzione alla modellazione dei processi fisici, biologici e geologici e delle loro interazioni a livello dei bacini);
. ambienti marini estremi (comprendere il funzionamento degli ecosistemi negli ambienti marini estremi, determinando il ruolo che essi svolgono nell'ambiente a livello planetario);
. ricerca sui mari regionali (comprendere il funzionamento dei mari interni europei o di zone particolari della parte orientale dell'Atlantico settentrionale);
- Ricerca marina strategica:
studiare la dinamica dei sistemi marini per applicarla alla gestione dell'ambiente marino inteso come risorsa (alcuni aspetti di questa azione saranno affrontati in coordinamento con il programma Ambiente e clima):
. ricerca sui mari costieri ed epicontinentali;
. ingegneria costiera;
- Tecnologie marine:
incentivare la ricerca sulle tecnologie generiche e sui sistemi avanzati (piattaforme e dispositivi strumentali) per dotarsi di metodi perfezionati o nuovi per l'osservazione, il controllo e la gestione dell'ambiente marino e per lo sfruttamento delle risorse in esso presenti:
. tecnologie generiche (tecnologie non distruttive, comunicazioni subacquee e sistemi di visione subacquea);
. sistemi avanzati (piattaforme non abitate, apparecchiature oceanografiche di misura e di campionatura, biosensori);
- Iniziative di sostegno:
migliorare il coordinamento e lo scambio di informazioni tra i ricercatori europei; contribuire ad accrescere l'efficacia dei programmi nazionali e internazionali favorendo un impiego più proficuo delle infrastrutture di ricerca e il trasferimento di esperienze e conoscenze:
. formazione avanzata (borse di studio, corsi);
. definizione di standard di formazione e di lavoro in alcuni rami specializzati delle scienze oceanografiche;
. coordinamento delle attività di modellizzazione, dello scambio di dati oceanografici e del controllo di qualità per la ricerca e le applicazioni operative;
. impiego coordinato di strumenti, comprese le navi da ricerca, mezzi informatici, a livello regionale ed europeo;
. progettazione di sistemi e componenti per mezzi sperimentali e operativi avanzati pesanti;
. tecniche e norme di calibrazione applicabili alla strumentazione marina e ai metodi di osservazione.
La Commissione è incaricata dell'esecuzione del programma ed è assistita da un comitato consultivo composto dei rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione. La Commissione definirà un programma di lavoro iniziale che specifica gli obiettivi scientifici e tecnologici dell'azione, il calendario di attuazione del programma e le modalità finanziarie proposte. Il programma di lavoro può prevedere la partecipazione a talune azioni nel quadro del programma EUREKA. La Commissione elaborerà gli inviti a presentare proposte in base al programma di lavoro.
Il programma sarà realizzato principalmente attraverso azioni a compartecipazione finanziaria, azioni concertate, misure specifiche e varie misure di preparazione, di accompagnamento e di sostegno. Di norma le azioni a compartecipazione finanziaria ricevono un contributo comunitario non superiore al 50% e riguardano progetti di RST, stimolo tecnologico mirante a incentivare e facilitare la partecipazione delle PMI e sostegno finanziario in favore di infrastrutture o installazioni necessarie per azioni coordinate. Le azioni concertate riguarderanno il coordinamento dei progetti di RST già finanziati da enti pubblici o organismi privati. Di norma le proposte di progetti di RST dovranno fornire una valutazione dei rischi potenziali dell'azione per l'ambiente marino.
Il programma contempla quattro settori di attività. La dotazione di bilancio assegnata al programma sarà ripartita tra i diversi settori del programma come di seguito indicato: Scienze marine 91 milioni di ECU; Ricerca marina 51 milioni di ECU; Tecnologie marine 69 milioni di ECU; Iniziative di sostegno 17 milioni di ECU. Tale ripartizione comprende stanziamenti pari al 6,9% per spese di personale e di funzionamento e al 2% per la formazione. Il finanziamento comunitario per le spese di funzionamento delle navi-laboratorio e delle attrezzature connesse sarà pari a circa il 5% del bilancio complessivo. Una somma di 2 milioni di ECU è destinata alla diffusione e alla valorizzazione dei risultati. Questa attività completerà lo specifico programma della terza azione del quarto programma quadro, relativa alla diffusione e valorizzazione dei risultati.
La dotazione di bilancio stanziata per il programma potrà essere aumentata nel 1996, conformemente alle disposizioni della decisione che adotta il quarto programma quadro.
La Commissione è autorizzata a negoziare accordi di cooperazione internazionale con paesi terzi europei non interessati dallo SEE e con organismi internazionali aventi sede in Europa, con l'intento di coinvolgerli parzialmente o totalmente nel programma. Al fine di intensificare la cooperazione internazionale necessaria in campo oceanografico e nei principali programmi ambientali internazionali, le misure di sostegno e di accompagnamento (ad eccezione della formazione avanzata) possono essere eseguite in collaborazione con paesi terzi. Il CCR può partecipare alle azioni indirette contemplate dal presente programma. Esso contribuisce inoltre alla realizzazione degli obiettivi del programma mediante il proprio programma di azioni dirette.
La Commissione esaminerà in modo sistematico e permanente lo stato di realizzazione del programma al fine di garantire che gli obiettivi, le priorità e gli strumenti finanziari siano ancora adeguati. Laddove necessario, in funzione dei risultati della valutazione, essa presenterà proposte volte ad adeguare o completare il programma. Inoltre, esperti indipendenti effettueranno valutazioni delle attività coperte dal programma e, alla scadenza del programma stesso, eseguiranno una valutazione finale dei risultati ottenuti rispetto agli obiettivi iniziali. Una relazione di valutazione finale sarà trasmessa al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale.