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Il Consiglio fa progressi sul Quinto programma quadro - disaccordo sugli stanziamenti

I ministri della ricerca dell'Unione europea, riuniti a Lussemburgo il 13 ottobre 1998, hanno raggiunto un accordo in merito al contenuto di tre programmi specifici ed hanno fatto progressi sostanziali su due altri. Nella seconda riunione formale del comitato di conciliazione,...

I ministri della ricerca dell'Unione europea, riuniti a Lussemburgo il 13 ottobre 1998, hanno raggiunto un accordo in merito al contenuto di tre programmi specifici ed hanno fatto progressi sostanziali su due altri. Nella seconda riunione formale del comitato di conciliazione, tenutasi il giorno precedente, tuttavia, il Consiglio ed il Parlamento non hanno compiuto alcun passo avanti verso la soluzione delle loro divergenze in merito al Quinto programma quadro e, in particolare, all'aspetto degli stanziamenti. Poiché occorre un accordo sul programma quadro in generale prima di poter finalizzare i singoli componenti, i tempi sono estremamente stretti se s'intende adottare tutte le decisioni necessarie prima della fine del 1998, evitando in tal modo un'interruzione nel finanziamento della ricerca. Nell'ambito del comitato di conciliazione il Consiglio non si è mostrato disposto ad aumentare la sua offerta di stanziamenti oltre ai 14.300 MECU proposti due settimane prima, in occasione del precedente comitato di conciliazione. Dal lato suo il Parlamento, sostenuto dalla Commissione, ha rifiutato di ridurre la sua richiesta, che era di 16.300 MECU. Appare chiaro che la cifra finale non sarà convenuta fino all'ultimo minuto, quando entrambi saranno costretti a raggiungere un accordo per evitare il collasso del programma. Sembra che i rappresentanti del Parlamento in seno al comitato abbiano manifestato la loro disponibilità ad accettare una cifra inferiore qualora il Consiglio alzi proporzionalmente la sua offerta. In mancanza di movimento sugli stanziamenti, la parte principale della riunione di conciliazione è stata dedicata alla discussione della cosiddetta clausola ghigliottina. Tale disposizione mira a superare il divario tra la dotazione concordata per il periodo del programma (1998-2002) e le prospettive finanziarie generali dell'Unione tra il 2000 ed il 2006, che devono ancora essere stabilite. Pur dichiarandosi d'accordo sulla necessità di disporre di un meccanismo per risolvere problemi potenziali in caso d'incompatibilità tra i due, il Parlamento obietta che, in una situazione di questo genere, la proposta del Consiglio potrebbe effettivamente provocare la sospensione dell'attuazione del programma. Al momento dell'adozione della posizione comune - e del bilancio preventivo di 14.000 MECU - alcuni Stati membri hanno peraltro considerato che detta clausola fosse essenziale e, in mancanza di accordo sulle prospettive finanziarie, intendono probabilmente mantenerla come protezione contro alterazioni sostanziali delle attuali prospettive finanziarie. Una terza riunione del comitato di conciliazione si svolgerà il 10 novembre 1998, appena un giorno prima che scadano le sei settimane concesse per raggiungere un accordo. Qualora però l'accordo non fosse ancora stato perfezionato, entrambe le parti hanno accettato una proroga di due settimane, ossia uno spostamento della scadenza al 25 novembre. L'accordo raggiunto in sede di conciliazione dovrebbe poi essere approvato sia dal Consiglio che dal Parlamento entro altre sei settimane. Il Consiglio ha raggiunto un accordo circa il contenuto della sezione non nucleare del programma nel settore dell'energia, dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, del programma comune di ricerca a conferma della funzione internazionale della Comunità nonché sulle attività del Centro comune di ricerca (CCR) in campo nucleare. I ministri hanno inoltre discusso dei programmi sul miglioramento del potenziale umano della ricerca, sulla base di conoscenza socioeconomica, sul miglioramento della qualità della vita e sulla gestione delle risorse viventi, senza riuscire però a convergere sui contenuti. Si ricorda che i ministri hanno già raggiunto un accordo sui programmi in materia di contenuto facilmente usabile della società dell'informazione, di innovazione e partecipazione delle PMI e sulla sezione nucleare del programma in materia di energia, ambiente e sviluppo sostenibile in occasione del Consiglio della ricerca del mese di giugno. Oggi il Consiglio ha dunque approvato il contenuto di sei programmi e due soli devono ancora essere discussi dai ministri: la promozione di una crescita competitiva e sostenibile e le attività di ricerca del CCR nel settore non nucleare. Questi potrebbero essere affrontati al prossimo Consiglio della ricerca, il 10 dicembre 1998. Si noti che il Consiglio non può adottare formalmente i programmi nell'attesa del parere del Parlamento europeo sulle proposte avanzate e, ovviamente, se non è ancora stata fissata la dotazione generale del programma non è possibile finalizzare la ventilazione degli stanziamenti tra i dieci programmi specifici ed al loro interno. Il Consiglio ha stipulato l'accordo di cooperazione tra l'Unione europea e gli Stati Uniti in campo scientifico e tecnologico, approvato dal Parlamento europeo il 7 ottobre. Ai sensi di tale accordo, che si applicherà dunque fin dall'inizio del Quinto programma quadro, i ricercatori statunitensi avranno la facoltà di partecipare a titolo di partner ai progetti sostenuti dall'Unione europea ed i ricercatori europei avranno la facoltà di partecipare a titolo di partner ai progetti finanziati dagli Stati Uniti. L'accordo copre quasi tutte le aree che rientrano nel Quinto programma quadro (la cooperazione in materia di ricerca nucleare è oggetto di un accordo specifico) e consente la cooperazione a singoli progetti con l'assenso delle due parti. L'accordo prevede che entrambe le parti finanzino la propria partecipazione ai progetti. I ministri hanno inoltre incaricato la Commissione di negoziare accordi di cooperazione con 11 paesi con i quali si stanno ora avviando i negoziati di adesione all'Unione europea. Ciascuno dei dieci paesi dell'Europa centrale ed orientale e Cipro ha manifestato formalmente il suo interesse a partecipare al Quinto programma quadro. L'obiettivo consiste nel concludere accordi che consentano la partecipazione delle organizzazioni di tali paesi a condizioni praticamente identiche a quelle delle organizzazioni dei paesi dell'Unione, in cambio di un contributo del rispettivo paese al finanziamento del programma. Verrebbero pertanto a trovarsi sullo stesso piano dei paesi SEE (Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e di Israele, tutti associati in questi termini al programma quadro. Considerando le difficoltà che alcuni dei paesi candidati potrebbero incontrare nel finanziare oggi la loro partecipazione, la Commissione propone che, nei primi anni, parte del loro contributo sia sovvenzionato dal programma PHARE di assistenza tecnica ai paesi dell'Europa centrale ed orientale. L'ultimo componente delle disposizioni del Quinto programma quadro comprende le norme di partecipazione e diffusione dei risultati della ricerca. Rammentiamo che il Consiglio ha raggiunto un accordo su una posizione comune in giugno. Successivamente, in occasione della seconda lettura dell'8 ottobre 1998, il Parlamento europeo ha adottato un certo numero di emendamenti della posizione comune. Questi riflettono essenzialmente la preoccupazione di non mettere in posizione di svantaggio le imprese che sviluppano tecnologie estremamente innovative e di rafforzare le procedure volte a ridurre le frodi nell'ambito del finanziamento della ricerca comunitario. Si prevede che il Consiglio adotti tali disposizioni alla riunione del 10 dicembre.

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