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L'accordo significa che il Quinto programma quadro si avvierà come previsto

Sembra ora certo che il Quinto programma quadro RST - che aprirà una nuova era per la ricerca comunitaria - sarà adottato entro la fine del 1998 e che sarà pertanto evitata la sospensione dei finanziamenti destinati alla ricerca comunitaria, che avrebbe tanto ostacolato i rice...

Sembra ora certo che il Quinto programma quadro RST - che aprirà una nuova era per la ricerca comunitaria - sarà adottato entro la fine del 1998 e che sarà pertanto evitata la sospensione dei finanziamenti destinati alla ricerca comunitaria, che avrebbe tanto ostacolato i ricercatori europei. A seguito del compromesso raggiunto dal Parlamento e dal Consiglio il 17 novembre sulle questioni ancora aperte che li avevano divisi durante il processo di adozione del programma, ci si aspetta una conferma dello stesso ed un'adozione formale di tutte le decisioni giuridiche necessarie entro la fine di dicembre. La Commissione potrà in tal modo concludere i preparativi di attuazione del programma, cosicché i ricercatori europei possono sperare in un primo invito a trasmettere proposte in febbraio o marzo 1999. Per raggiungere il compromesso sono stati necessari quattro incontri formali della commissione di conciliazione- senza contare i contatti informativi periodici tra i partecipanti - che riuniva i rappresentanti del Parlamento e del Consiglio con quelli della Commissione. Poiché i 15 membri del Consiglio dovevano raggiungere l'unanimità era sempre difficile modificarne la posizione. Sotto questo profilo, lo stanziamento complessivo di 14,960 milioni di euro approvato per il programma è vicino alla media tra la posizione iniziale del Consiglio (14,000 milioni di euro) e quella del Parlamento (16,300 milioni di euro). La signora Godelieve Quisthoudt-Rowohl, relatrice del Parlamento per questo programma, ha in effetti affermato, dopo che l'accordo era stato raggiunto, che si trattava del migliore stanziamento complessivo ottenibile, nonostante la Commissione ed il Parlamento avessero inizialmente proposto una cifra diversa, tenuto conto dell'obiettivo generale di risparmio degli Stati membri. Si noti che, rispetto al Quarto programma quadro, si tratta di un aumento chiaro in termini reali, considerato da molti essenziale per evitare di emettere un segnale negativo ai ricercatori europei. Lo stanziamento (in milioni di euro) è scomposto come segue nei programmi specifici: - prima attività: 10,843 . qualità della vita e gestione delle risorse vitali: 2,413 . società dell'informazione di uso facile: 3,600 . crescita competitiva e sostenibile: 2,705 . preservazione dell'ecosistema: . ambiente: 1,083 . energia: 1,042 - seconda attività: . funzione internazionale della ricerca comunitaria: 475 - terza attività: . innovazione e partecipazione delle PMI: 363 - quarta attività: . migliorare il potenziale umano della ricerca e la base socioeconomica della ricerca: 1,280 - attività di ricerca direttamente svolte dal CCR: 739 - imposto complessivo massimo per il programma quadro CE: 13,700 Si raggiungono in tutto 14,960 milioni di euro aggiungendo a tale somma 1,260 milioni di euro destinati ad attività di ricerca nucleare nell'ambito del Programma quadro Euratom, adottato nel corso di una procedura distinta sulla quale il Parlamento ha meno influenza e per il quale il Consiglio ha già approvato lo stanziamento. Il commissario europeo della ricerca e dell'innovazione Edith Cresson si è rallegrata per l'esito positivo del processo di conciliazione, notando in particolare che la conclusione sull'adozione del programma entro la fine dell'anno eviterebbe la sospensione dei finanziamenti dei progetti di ricerca comunitari. Ha espresso gratitudine per l'opera dei presidenti che guidano insieme la commissione di conciliazione - Renzo Imbeni, vicepresidente del Parlamento europeo e Caspar Einem, ministro della ricerca austriaco ed attuale presidente dei Consiglio della ricerca. Oltre ad approvare lo stanziamento complessivo (che rappresenta il tetto massimo per la fissazione degli stanziamenti annuali) del programma tra ora ed il 2002, la commissione di conciliazione ha anche affrontato diverse altre tematiche. Almeno il 10% dello stanziamento destinati ai programmi specifici rientranti nella prima attività sarà destinato alle PMI. Su richiesta del Parlamento, la Commissione procederà ed un esame interinale del programma, presentando eventuali proposte di modifica. L'iniziativa chiave relativa all'invecchiamento della popolazione includerà ormai anche la ricerca sugli handicap. Sarà istituito un premio - che sarà chiamato Premio Descartes - a titolo di riconoscimento per importanti risultati scientifici ottenuti grazie alla ricerca europea in collaborazione. Un ultimo aspetto che, in realtà, ha dato origine a molte discussioni durante la procedura di conciliazione, è quello della cosiddetta clausola ghigliottina. Negli ultimi anni i finanziamenti comunitari sono stati soggetti ad una serie di piani finanziari riguardanti periodi pluriennali, entro i quali è contenuto il bilancio annuale dettagliato dell'Unione europea . L'attuale piano finanziario si conclude alla fine del 1999, ma non è ancora stato approvato il nuovo piano, valido dal 2000 al 2006. Diversi Stati membri intendevano essere garantiti contro l'eventualità che il nuovo piano finanziario non consentisse il livello di finanziamento della ricerca previsto per gli anni successivi del Quinto programma quadro RST. La commissione di conciliazione ha poi approvato una formula che risolve il problema, nel caso improbabile in cui questo evento si verificasse. Il Consiglio ed il Parlamento dovrebbero fissare congiuntamente un nuovo importo massimo complessivo ed adeguare la ripartizione tra le quattro attività del programma. Gli stanziamenti per i programmi specifici dovrebbero tuttavia essere adattati dal Consiglio. L'accordo raggiunto in conciliazione deve ora essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio. Poiché il testo non dovrebbe essere modificato, probabilmente l'approvazione sarà rapida, soprattutto al Consiglio, dove tutti i 15 Stati membri hanno già approvato il testo nell'ambito della commissione di conciliazione. L'accordo sarà discusso in plenaria dal Parlamento nei giorni 14-15 dicembre, ciò che dovrebbe permetterne l'approvazione prima che il Parlamento adotti il bilancio preventivo dell'Unione per il 1999, alla fine della settimana. Prima del varo del programma devono poi essere prese diverse altre decisioni - relativamente ai dieci programmi specifici nonché alle regole di partecipazione e di divulgazione dei risultati. Il 26 novembre la commissione della ricerca del Parlamento dovrebbe adottare il parere sui dieci programmi specifici, che saranno poi discussi in plenaria dal Parlamento nella stessa settimana in cui sarà esaminato l'accordi di conciliazione. Nel frattempo il Consiglio ha già raggiunto un accordo su sei dei dieci programmi ed esaminerà i quattro rimanenti il 10 dicembre, al fine di raggiungere in tal data un accordo anche su questi. Le regole sono già state approvate, ma non si è ancora giunti all'adozione formale. Una volta completate queste fasi si procederà all'adozione formale della serie completa delle decisioni, che si pensa potrà aver luogo a metà dicembre. Sia Parlamento, sia il Consiglio si impegnano a fondo per fare in modo che l'intero pacchetto sia adottato entro la fine dell'anno, consentendo in tal modo la piena attuazione del Quinto programma quadro dall'inizio del 1999.