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Contenuto archiviato il 2023-03-23

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I ricercatori dell’UE formano il più grande consorzio al mondo di competenze e infrastrutture per la ricerca polare

EU-POLARNET è uno dei progetti di Orizzonte 2020 recentemente lanciati per la ricerca sull’Oceano Atlantico.

Il team del progetto EU-POLARNET (“Connecting science with society”) lavorerà insieme per i prossimi cinque anni con lo scopo di sviluppare e fornire un quadro strategico e meccanismi per dare fissare priorità scientifiche, ottimizzare l’uso delle infrastrutture polari e promuovere nuovi partenariati che porteranno alla progettazione collaborativa di progetti di ricerca polare. Sostanzialmente si spera che questa nuova visione della ricerca polare apporti vantaggi tangibili per la società. Lanciato a marzo di quest’anno, il progetto riunisce 22 partner diventando così il più grande consorzio al mondo per quanto riguarda le competenze e le infrastrutture per la ricerca polare. Il progetto è stato presentato alla conferenza sull’Oceano Atlantico “The Atlantic – Our Shared Resource: Making the Vision Reality”, tenutasi il mese scorso a Bruxelles, dal coordinatore del progetto, la prof.ssa Karin Kochte dell’Istituto Alfred Wegener in Germania. Nel suo intervento alla conferenza, la prof.ssa Lochte ha sottolineato l’importanza dello scambio tra i partecipanti nell’ambito del progetto. Osservando che “Il progetto contribuirà a determinare il programma perché la ricerca polare integrata implementi l’Alleanza transatlantica per la ricerca. Offriremo una piattaforma per lo scambio di conoscenze e per il dialogo dei partecipanti – dalla politica all’industria e la società civile.” Una delle principali attività di EU-POLARNET sarà lavorare insieme al Comitato internazionale per la scienza artica (IASC) e il Comitato scientifico per la ricerca in Antartide (SCAR) per sviluppare e portare avanti un Programma di ricerca europeo che abbia chiare priorità scientifiche strategiche in Europa e che sia diretto alla gestione e lo sviluppo delle necessarie infrastrutture polari. Come ha precisato la professoressa Lochte “Speriamo di migliorare il monitoraggio e la creazione di modelli e di istituire una base di osservazione stabile i cui parametri fondamentali siano concordati da diversi paesi. Le nostre priorità di ricerca saranno sviluppate discutendo con le parti interessate che hanno bisogno della nostra scienza.” Il team lavorerà anche per avere un coordinamento centrale della gestione dei dati polari che fino a questo momento manca a livello europeo. Guardando oltre l’Europa, l’obiettivo di EU-POLARNET è anche creare collegamenti a collezioni di dati che si trovano in altre nazioni polari, in particolari quelle del Nord America, che ha una tradizione ugualmente lunga nella ricerca polare. Questo comporta la determinazione dell’approccio migliore per un uso più ampio e più coordinato delle risorse riguardanti lo spazio, che abbraccia la comunicazione satellitare, la navigazione e l’osservazione per sostenere gli operatori polari europei. Le regioni polari interessano un enorme insieme di paesi e molte parti diverse quindi il contatto con partner e organizzazioni internazionali sarà un aspetto importante del progetto. Anche se il progetto è cominciato appena un paio di mesi fa, il team ha già tenuto la sua prima Assemblea generale plenaria. I partecipanti si sono riuniti a Bremerhaven in Germania all’inizio di marzo per determinare una strategia per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del progetto. Per ulteriori informazioni, visitare: EU-POLARNET http://www.eu-polarnet.eu/

Paesi

Germania

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