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Tendenze scientifiche: La vigilia di Natale è fatale?

Uno studio sostiene che la vigilia di Natale pone dei rischi potenzialmente fatali per la salute.

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Per alcuni il Natale può essere un momento di stress, non di gioia e allegria. La ricerca pubblicata sul «British Medical Journal», una rivista sottoposta a revisione paritaria, afferma che la vigilia di Natale aumenta il rischio di infarto. «I principali risultati del nostro studio dimostravano che le festività tradizionali erano associate al rischio di infarto», ha spiegato il dottor David Erlinge, responsabile del reparto Cardiologia presso la Lund University in Svezia, parlando al quotidiano britannico «Telegraph». «Il picco è molto pronunciato esattamente alla vigilia di Natale e nei due giorni seguenti, ritengo quindi che sia qualcosa di specifico relazionato al modo in cui celebriamo queste festività». Il dott. Erlinge, che ha condotto lo studio, ha spiegato i motivi principali per cui siamo più a rischio. «Non lo sappiamo per certo, ma il disagio emotivo con picchi di rabbia, ansia, tristezza, dolore e stress aumenta il rischio di infarto. Anche gli eccessi di assunzione di cibo e di alcol e i viaggi lunghi possono aumentare il rischio». E prosegue: «È interessante notare che il modello di aumento del rischio al mattino che domina il resto dell’anno si inverte a Natale, con un aumento del rischio di sera, a indicare che lo stress e il cibo durante il giorno possono portare ad attacchi di cuore. Le persone dovrebbero evitare stress inutili, prendersi cura dei parenti anziani a rischio di infarto ed evitare di mangiare e bere eccessivamente». La vigilia di Natale, un vero e proprio assassino I ricercatori svedesi hanno scoperto che il rischio di un attacco cardiaco potenzialmente fatale raggiunge il picco del 37 % alle 22:00 circa del 24 dicembre, in particolare per le persone anziane e malate. Hanno analizzato i tempi esatti di 283 014 infarti segnalati nel registro svedese delle unità coronariche dal 1998 al 2013. Il rischio di infarto è stato il più alto nelle persone sopra i 75 anni, e in quelle con diabete e malattie cardiache preesistenti, motivo per cui i ricercatori hanno sottolineato la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo al problema e alle potenziali cause dello stress. Complessivamente, c’è stato un aumento del rischio del 15 % nel periodo natalizio. I risultati mostrano anche che il rischio è più alto il lunedì mattina intorno alle 8:00. È leggermente diminuito nel periodo di Pasqua e in concomitanza con importanti eventi sportivi come la Coppa del Mondo. Anche se è uno dei più grandi studi per valutare i rischi e i pericoli nel corso delle festività, e la più grande indagine condotta utilizzando i dati di infarti dai registri nazionali, gli autori avvertono che si tratta di uno «studio osservazionale». Non hanno tratto conclusioni definitive su causa ed effetto. Il dott. Erlinge dispensa alcuni consigli non scientifici per le feste natalizie: mangiare in modo sensato, bere responsabilmente e prenderci cura dei nostri anziani e dei nostri cari. «Le persone devono essere consapevoli dell’aumento del rischio cardiovascolare associato al disagio emotivo e all’eccessivo consumo di cibo che possono verificarsi durante le festività principali e dovrebbero occuparsi inoltre di più dei loro amici e parenti anziani e malati».

Paesi

Regno Unito

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