La Presidenza del Consiglio finlandese intende avviare i preparativi per il 6PQ
Lo scorso 20 settembre a Bruxelles, dinanzi alla neoformata commissione europarlamentare per l'industria, il commercio esterno, la ricerca e l'energia, Erkki Tuomioja, ministro finlandese del Commercio e dell'Industria nonché presidente incaricato del Consiglio "Ricerca", ha espresso, a nome del suo team, il desiderio di avviare i dibattiti con tutte le parti interessate a partecipare al sesto programma quadro di RST (2002-2006). Dopo essersi congratulato con i predecessori della commissione in merito all'importante ruolo svolto nel conseguimento degli obiettivi del 5PQ, Tuomioja ha affermato che l'elevato numero di applicazioni di alta qualità destinate a ricevere finanziamenti rispecchia il lancio promettente del programma ed il successo della commissione nel definire i settori di ricerca per il 5PQ. Egli si è inoltre compiaciuto che nove su dieci paesi candidati all'adesione, che hanno avanzato richiesta per partecipare al 5PQ, siano oggi giuridicamente idonei a prendervi parte, e che il decimo paese, la Lituania, dovrebbe completare nelle prossime settimane le restanti formalità per la partecipazione. Pertanto, Tuomioja si rivela al momento particolarmente incline a ridurre i tempi di preparazione del 6PQ, e ritiene che, nonostante alcuni possano considerare la mossa prematura, "Siamo in possesso di strumenti che consentono di accelerare il processo di decisione, rispetto al blando e frustrante andamento proprio del 5PQ". Egli continua dicendo che, benché si riveli prematuro parlare di contenuti del programma, è opportuno avviare i dibattiti nel corso della Presidenza finlandese, dato che le decisioni afferenti il 6PQ devono essere ultimate nel primo semestre del 2002. Ciononostante, per il presente, Tuomioja ha sottolineato che, nel restante periodo del mandato, il percorso della sua Presidenza condurrà all'apertura di dibattiti correlati con la ricerca. Ad esempio, la Presidenza finlandese intende promuovere la ricerca spaziale e perciò prospetta di intensificare la cooperazione con l'Agenzia spaziale europea. Ma chiaramente, nell'ambito dell'attuale Presidenza, il settore di ricerca che gioverà di maggiore attenzione è rappresentato dalla società dell'informazione, settore che gode tra l'altro della possibilità di beneficiare della fusione tra ricerca e industria all'interno della nuova commissione europarlamentare. "La società dell'informazione costituisce tanto un'opportunità quanto una sfida", ha precisato Tuomioja, che prosegue: "Lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni rappresenterà un fattore centrale nella competizione dell'economia odierna". Tuttavia egli è preoccupato del fatto che le industrie, e segnatamente le piccole e medie imprese, non stiano adottando le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni così velocemente come dovrebbero. Per tali ragioni, la Presidenza finlandese guarda impaziente ad un'imminente comunicazione della Commissione sulla questione ed ai dibattiti che ne seguiranno. La maggior parte dei colloqui è stata tuttavia dedicata a discussioni in materia di politica energetica. Tuomioja intende assistere all'attuazione sia di misure concrete in vista di un mercato unico dell'elettricità entro la fine dell'anno (sotto forma di proposta di direttiva) sia di una proposta per un piano d'azione comunitario nel settore dell'energia. Sempre entro la fine di quest'anno, la Finlandia solleciterà anche il completamento del processo legislativo riguardante la continuazione dei programmi SAVE ed Altener, che insieme formano la parte più voluminosa del programma quadro sull'energia. Un altro obiettivo di Tuomioja riguarda l'importanza di considerare l'ambiente nell'industria, come stabilito dal Trattato di Amsterdam e durante il summit di Vienna del 1998. "In virtù di questi accordi - ha precisato - il nostro obiettivo è di redigere un documento che fornisca un quadro del rapporto che intercorre tra ambiente, industria e sviluppo sostenibile". Nel complesso, la commissione si è compiaciuta dei target ambiziosi perseguiti dal ministro finlandese, augurandone la buona riuscita; i recenti sconvolgimenti in seno alle istituzioni europee hanno sostanzialmente ridotto l'espletamento dell'incarico finlandese a soli tre mesi e mezzo di lavoro effettivo, rispetto ai sei previsti dal mandato.