La Commissione approva l'accordo sull'approdo sicuro
L'accordo sul cosiddetto "approdo sicuro" relativo al trattamento e alla protezione dei dati trasferiti tra l'UE e gli USA è ad un passo dalla ratifica ufficiale, a seguito dell'approvazione da parte della Commissione europea. Il commissario del Mercato interno Frits Bolkestein solleciterà ora il sostegno degli Stati membri dell'UE per la proposta americana dell'approdo sicuro, in modo da garantire l'adeguata protezione dei dati personali trasferiti dall'UE verso altri paesi che aderiscono all'iniziativa. Ai sensi della direttiva comunitaria sulla protezione dei dati, gli Stati membri devono garantire che i dati trasferiti all'esterno dell'UE abbiano una "protezione adeguata". Come già riportato da CORDIS (vedi RCN 14498), all'inizio di questo mese i funzionari della Commissione europea e degli Stati Uniti hanno annunciato il raggiungimento di un accordo provvisorio sul pacchetto di proposte conosciuto con il nome di "approdo sicuro", dopo due anni di intenso dialogo. Le procedure ufficiali di approvazione sono ora richieste per entrambe le parti. Da parte dell'UE ciò comporta una decisione formale sostenuta da una maggioranza qualificata degli Stati membri e dal consenso del Parlamento europeo. Bolkestein ha dichiarato che il Consiglio europeo di Lisbona ha ribadito che "la normativa sul commercio elettronico deve essere prevedibile e tale da meritare la fiducia delle imprese e dei consumatori". Il Commissario ha poi aggiunto: "La direttiva dell'UE sulla protezione dei dati svolge già tali funzioni per l'Unione, ma occorre un quadro prevedibile per lo scambio di dati anche con i nostri principali partner commerciali". "Questo accordo costituisce il primo passo verso l'attuazione di un quadro siffatto nei confronti degli Stati Uniti. Rimangono ancora diverse fasi da completare, che spero saranno concluse con successo, perché l'approdo sicuro ci consentirà di attingere all'enorme potenziale della rivoluzione dell'informazione, garantendo la certezza del diritto per i gestori e la tutela della riservatezza per i consumatori".