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Contenuto archiviato il 2022-12-07

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Posizione comune sui servizi della società dell'informazione

Il Parlamento europeo e il Consiglio, in vista dell'adozione della direttiva sul commercio elettronico, hanno approvato una posizione comune relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione, in particolare il commercio elettronico, nel mercato in...

Il Parlamento europeo e il Consiglio, in vista dell'adozione della direttiva sul commercio elettronico, hanno approvato una posizione comune relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione, in particolare il commercio elettronico, nel mercato interno. La direttiva proposta mira a contribuire al buon funzionamento del mercato interno, garantendo la libera circolazione dei servizi della società dell'informazione tra gli Stati membri. Dopo l'adozione della direttiva, ciascuno Stato membro provvede affinché i servizi della società dell'informazione, forniti da un prestatore stabilito nel suo territorio, rispettino le disposizioni nazionali vigenti in detto Stato membro. Ciò viene considerato necessario per le seguenti ragioni: ordine pubblico, tutela della sanità pubblica, pubblica sicurezza e tutela dei consumatori. Il prestatore di servizi deve fornire le seguenti informazioni: il nome, l'indirizzo, gli estremi che consentono una comunicazione diretta, compreso l'indirizzo e-mail, l'iscrizione al registro del commercio (se applicabile), l'autorizzazione, i requisiti professionali e normativi (se applicabile), nonché il numero di partita IVA. Ogni due anni la Commissione europea presenta al Parlamento europeo, al Consiglio ed al Comitato economico e sociale una relazione sull'applicazione della direttiva. Ulteriori informazioni sulla posizione comune sono disponibili sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, n. C 128 dell'8.5.2000 pag. 32.