Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2022-12-07

Article available in the following languages:

Eureka intende svolgere un ruolo da protagonista nell'ambito del SER

I ministri ed i rappresentanti di Eureka, l'organizzazione internazionale volta a promuovere la collaborazione transeuropea tra le industrie, in occasione della conferenza ministeriale dell'organizzazione, svoltasi alla fine di giugno ad Hannover, hanno porto il benvenuto ai n...

I ministri ed i rappresentanti di Eureka, l'organizzazione internazionale volta a promuovere la collaborazione transeuropea tra le industrie, in occasione della conferenza ministeriale dell'organizzazione, svoltasi alla fine di giugno ad Hannover, hanno porto il benvenuto ai nuovi membri, inaugurato la nuova presidenza ed affrontato le principali questioni all'ordine del giorno. I tre nuovi membri, provenienti da Lettonia, Israele e Croazia, hanno aderito ad Eureka previa ammissione delle rispettive candidature, portando a 30 il numero dei paesi membri (compresi gli Stati membri dell'Unione europea). Durante l'incontro ha avuto luogo il passaggio di presidenza dell'organizzazione dalla Germania alla Spagna e si è discusso il ruolo di Eureka all'interno dello Spazio europeo della ricerca proposto dal commissario Busquin. Inoltre si è svolta la presentazione del premio ambientale di Lillehammer, l'inaugurazione di una mostra Eureka, nonché l'approvazione e la discussione di nuovi progetti, senza tralasciare la partecipazione all'EXPO. Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin, che partecipava in rappresentanza dell'Unione europea, mostrava ancora il suo compiacimento in seguito alla recente ratifica, da parte del Consiglio, della sua comunicazione sullo Spazio europeo della ricerca (SER), nella quale si evidenzia l'importanza di mettere insieme le competenze europee in materia di ricerca e sviluppo tecnologico. "La ratifica da parte del Consiglio è un passo alquanto importante. Essa adotta e conferma il concetto del SER e il Consiglio ci ha imposto delle scadenze e un calendario sui quali programmare le future attività. La Commissione deve lavorare tanto, e ciò è positivo. Si preannunciano tempi davvero interessanti", ha dichiarato Busquin. Egli ha espresso il suo assenso in merito alla conferenza ministeriale ed i suoi elogi nei confronti del ministro tedesco della Ricerca e della Pubblica istruzione Buhlman, per il dinamismo da lei espresso in occasione della presidenza tedesca di Eureka. Il Commissario si è inoltre particolarmente compiaciuto della calorosa accoglienza riservata ai suoi programmi a favore del SER. Eureka è pronta a svolgere un ruolo chiave all'interno del SER, in quanto si considera un importante punto d'accesso per l'industria. Tutti i membri Eureka, compreso Busquin, hanno provato la chiara sensazione che il SER ricopre una superficie più ampia rispetto a quella dell'UE. "Eureka è sicuramente compatibile con il concetto del SER, il quale non è una piccola entità, dato che interessa un vasto campo d'azione, e cioè non soltanto il quinto programma quadro di RST, ma anche la cooperazione con tutte le organizzazioni [di RST] in Europa e negli Stati membri. Dobbiamo prendere spunto dall'esempio offerto da Eureka. È importante ricordare che per ampiezza Eureka è superiore agli Stati membri dell'UE e così deve essere per il SER. In futuro Eureka avrà sicuramente un ruolo importante da svolgere." La notizia deve certamente incoraggiare i membri Eureka, i quali soltanto l'anno scorso affrontavano la difficile decisione di rallentare l'iniziativa o di compiere uno sforzo concertato volto a rinvigorirla. Essi hanno corso il rischio con l'adozione di quello che è stato denominato "Lo scenario primaverile" e la Germania, detentrice della presidenza, ha convogliato i suoi sforzi per trasformare in meglio la malconcia organizzazione. I tedeschi hanno registrato svariati successi. Eureka ha visto un incremento delle attività e un'affermazione del ruolo all'interno della cooperazione europea nel settore della R&S; i programmi europei nel settore della scienza e della tecnologia orientati verso l'industria e finanziati da Eureka sono stati ampiamente riconosciuti quale strumento di garanzia della competitività europea nel mercato globale. In occasione dell'incontro di Hannover sono stati approvati circa 164 progetti di nuova generazione, per un valore indicativo di 406 milioni di euro. "Nel corso della presidenza tedesca abbiamo sicuramente assistito ad una svolta di Eureka, ma resta ancora molto lavoro da fare", ha dichiarato Edelgard Buhlman. "Abbiamo registrato un incremento del valore del progetto e questo continuerà ad essere un obiettivo primario, ma abbiamo compiuto passi avanti anche in altri settori, comprendenti il sostegno alle PMI e l'ampliamento delle iniziative strategiche all'interno di Eureka", ha proseguito la Buhlman. I progetti strategici rappresentano la chiave del successo I membri hanno sottolineato il valore delle iniziative strategiche transnazionali di successo quale esempio illustrativo dell'importanza del SER, al fine di incoraggiare la cooperazione intraeuropea e l'accesso ad una rete strutturata delle risorse di ricerca e sviluppo in Europa. Essi hanno indirizzato i loro sforzi verso il lancio di nuove iniziative strategiche quali il programma MEDEA +, che proseguirà le attività dei precedenti progetti Eureka, JESSI e MEDEA. MEDEA è stato un importante programma precompetitivo di R&S nel settore della microelettronica, istituito per incentivare la capacità di una precoce leadership in sei settori strategici prescelti della tecnologia e delle applicazioni della microelettronica (tecnologie multimediali, tecnologie della comunicazione, applicazioni del settore automobilistico e del traffico, tecniche di progettazione e biblioteche, piattaforme tecnologiche basate sulla tecnologia CMOS e tecnologie di fabbricazione). Secondo Eureka, "il messaggio di MEDEA è che le imprese europee produttrici di semiconduttori e le imprese nel settore delle TIC sono più forti insieme". Il programma MEDEA ha comportato 4 anni di attività, a decorrere dal 1997, la partecipazione di 10.000 ricercatori e di oltre 130 partner (di cui più della metà erano piccole e medie imprese - PMI), una spesa di circa 2.000 milioni di euro e 53 progetti, nonché ha contribuito ad aiutare le imprese europee a collocarsi prepotentemente fra le prime dieci imprese produttrici di semiconduttori al mondo. "MEDEA ha favorito la collaborazione tra i produttori di sistemi e di semiconduttori, rispecchiando la visione europea di [Romano] Prodi. Nella "e-economy" MEDEA+ consentirà ad Eureka di divenire un sistema leader basato sul silicio", ha affermato il coordinatore del progetto MEDEA. "Eureka ha il vantaggio di essere flessibile. Ci si può muovere alla velocità dell'industria piuttosto che alla velocità delle amministrazioni". I coordinatori del progetto prevedono di selezionare un primo gruppo di progetti e di lanciare un secondo invito a presentare proposte prima della fine di quest'anno. Il punto sulle PMI Eureka è altresì incline a promuovere le PMI e perciò si è impegnata ad aiutare i suoi membri ad integrare le loro iniziative nazionali a favore delle PMI, per aprire a queste ultime la strada verso le risorse interne di ricerca e i mercati. "Puntare l'attenzione su questo settore significherà facilitare l'accesso ad Eureka attraverso l'impiego delle nuove tecnologie ed una seria campagna di comunicazione, accelerando ed ottimizzando nel contempo il processo decisionale", ha dichiarato Eureka. Alla conferenza ministeriale è stato inoltre riconosciuto il ruolo di Eureka quale prezioso punto di accesso al SER per le PMI. I ministri sono stati concordi sul fatto che il SER rappresenta un'iniziativa d'importanza cruciale per il successo continuo della ricerca cooperativa in Europa ed hanno evidenziato l'impegno di Eureka nel collaborare con la Commissione ed altri organi, al fine di facilitare in Europa l'integrazione delle risorse della ricerca. Il presidente uscente di Eureka, il tedesco Karsten Brenner, ha affermato: "Abbiamo cercato di lanciare nuovi progetti strategici quali MEDEA e LOGCHAIN [un progetto che affronta l'esigenza di un miglioramento del sistema europeo di trasporto delle merci]. Si tratta di un progetto strategico, di tipo 'bottom up', che soddisfa magnificamente le priorità dell'UE. Eureka è un punto di accesso al SER. Io ne vedo quattro. Il primo, il contesto della collaborazione con la Commissione; il secondo, Eureka per la collaborazione industriale; il terzo, COST per la ricerca di base; e il quarto, i programmi di ricerca nazionali." Anche il presidente entrante, lo spagnolo Javier Ponce Marinez, riconosce l'importanza del ruolo di Eureka all'interno del SER. "Uno spazio della ricerca non può trascurare le imprese, le industrie e il mercato. Noi riteniamo che Eureka abbia molto da dire su questo argomento. Dobbiamo riflettere di più sul SER, il quale abbraccia una superficie più ampia di quella dell'UE. Dobbiamo riflettere su come Eureka viene giudicata all'esterno dell'UE." "Noi intendiamo definire nuovi scenari globali per Eureka. Vogliamo aprire Eureka alla cooperazione esterna, concentrandoci in particolare sulla creazione di tecnologie, nonché a quanti dimostrano di essere capaci di assimilare le tecnologie europee e intendiamo maggiormente spostare l'attenzione di Eureka dal settore basato sul prodotto a quello basato sui servizi. Proponiamo un modello di turismo e di tempo libero e ci concentreremo su questo aspetto soprattutto a novembre." Per evidenziare tutto questo, il programma spagnolo prevede di concentrarsi senza sosta sul miglioramento e sulla gestione di Eureka. "Forse siamo troppo ambiziosi, ma preferiamo tenere alto il livello dei nostri obiettivi. Viviamo una nuova era e dobbiamo andare avanti." Arturo González, illustrando a nome del ministro spagnolo degli Affari scientifici e della Tecnologia gli obiettivi del proprio paese, ha asserito che ritiene di avere un arduo compito da assolvere. "La sfida che stiamo affrontando consiste nel proseguire il lavoro svolto dalla Germania per rivitalizzare Eureka", ha dichiarato alla Buhlman quando quest'ultima gli ha passato il testimone della presidenza di Eureka. Progetto "tazze da tè" I delegati partecipanti all'incontro si sono trovati d'accordo nel sostenere che i programmi Eureka sono ambiziosi ma non irrealizzabili. In rappresentanza del ministero britannico del Commercio e dell'Industria nonché dei membri britannici di Eureka, Graham Crewe ha spiegato che "gli obiettivi sono fissati dall'industria: sta a loro far funzionare Eureka per loro stessi. Non credo che si tratti di qualcosa che si possa avviare dall'oggi al domani, ma le aziende di medie dimensioni rappresentano il motore dell'innovazione. Le imprese più piccole non dispongono della forza finanziaria per guidare il mercato, mentre quelle medie hanno un migliore accesso. Tuttavia Eureka è sul punto di riuscire a far collaborare aziende rivali, basta vedere il progetto 'tazze da tè' ", ha affermato alludendo ad uno dei progetti in mostra all'esposizione "Eureka's Treasures" (I tesori di Eureka) inaugurata nel corso dell'incontro ministeriale. Il progetto TEA CUP (tazze da tè) ha elaborato un procedimento per meccanizzare la produzione di tazze per il tè, che consente finalmente di eliminare il laborioso processo manuale di fissaggio dei manici alle tazze. "Ai ministri piace questa esposizione, perché mette in evidenza dove va il loro denaro. Tuttavia essa mostra anche proprio i risultati che possono essere conseguiti quando le competenze presenti in Europa vengono combinate. Il progetto 'tazze da tè' costituisce un esempio di primo piano." "Per dieci anni le aziende britanniche avevano cercato di risolvere il problema, allorché un'impresa francese suggerì questo nuovo metodo", ha spiegato Crewe. "Insieme hanno trovato questa soluzione in due anni." Anche Richard Escritt, a capo della direzione "Coordinamento politico e strategico" della Direzione generale della Ricerca, è rimasto favorevolmente colpito dai risultati di Eureka. "La Presidenza tedesca ha svolto un buon lavoro: riunire i membri di Eureka costituisce un modello di come l'Europa evolverà nel medio termine." Si potrebbe utilizzare Eureka quale orientamento per lo sviluppo del SER? "Ritengo che Eureka, comunque la si giudichi, faccia parte del SER, se si intende che quest'ultimo debba occuparsi di quale tipo di ricerca viene svolta nei diversi paesi e nelle diverse sedi internazionali." Egli si è trovato d'accordo anche sul fatto che la presidenza spagnola ha un programma ambizioso: "Gli spagnoli stanno assumendo le consegne con un gruppo ed un impegno energici, che possono soltanto essere positivi. Tuttavia la vera forza motrice [per i progetti Eureka] deve provenire dall'industria stessa". I rivali confluiscono in un'unica squadra Il progetto che ha vinto il premio Lillehammer rappresenta un bell'esempio di come l'industria possa collaborare, con l'aiuto di Eureka, al fine di produrre risultati. Il premio Lillehammer viene attribuito ogni anno ad un progetto Eureka che abbia generato ottimi risultati e sia dotato di un significativo impatto sull'ambiente. In quello che il Dott. Claude Job, coordinatore del progetto, descrive come un "miracolo", 20 partner basati in Belgio, Francia, Germania, Svezia, Svizzera e Paesi Bassi si sono uniti nel 1993 per formare un consorzio che copriva tutti gli aspetti dell'industria dell'imballaggio. Tale gruppo comprendeva le principali industrie concorrenti, che hanno poi collaborato al progetto Eureka "E! 943 PACKEE", "rispondendo in modo soddisfacente alle sfide ambientali poste dell'imballaggio". Sotto la guida dell'azienda francese Pechiney, i partner hanno lavorato per arrivare all'attuazione di nuove tecniche per la raccolta, la cernita e lo sfruttamento commerciale dei materiali da imballaggio, che fossero fattibili dal punto di vista tecnico ed allo stesso tempo redditizie dal punto di vista economico. Essi hanno elaborato uno strumento di analisi dei costi, che sarà presto applicato a livello industriale, ed un prototipo automatizzato che può separare il vetro, i tre principali tipi di plastica, il Tetrapack, l'alluminio e l'acciaio. Si sono inoltre occupati del pretrattamento dei materiali da imballaggio usati e delle nuove applicazioni per i materiali prodotti con imballaggi usati ed hanno studiato l'atteggiamento del pubblico nei confronti del riciclaggio. Le ricerche hanno condotto all'elaborazione di vari nuovi prodotti (macchine smistatrici) e procedimenti, quale, per citarne soltanto uno, quello che consente la riduzione del peso dei "sacchetti per purè istantaneo". Circa 60 collaboratori si sono impegnati nel tentativo di ridurre l'imballaggio da 30 a 5 g per pacchetto, ovvero l'equivalente di 360 carichi di camion, con un significativo impatto ambientale. Nel ricevere il premio in rappresentanza del suo gruppo, il Dott. Job ha dichiarato: "Ricevere questa ricompensa ha per me due significati: il riconoscimento degli sforzi effettuati per migliorare l'ambiente e la conferma del fatto che è possibile svolgere R&S di ampio respiro con 19 aziende diverse appartenenti a settori molto diversi. Avendo però interessi comuni, siamo in grado di unirci e di progredire". Nuove frontiere I membri di Eureka dispongono ora dell'opportunità di collaborare con società con le quali abbiano interessi comuni e provenienti da paesi ancora più lontani, ora che la Croazia, la Lettonia ed Israele si sono uniti al gruppo. La Croazia apporta competenze nei campi della medicina e delle biotecnologie (e va particolarmente fiera della propria ricerca nel campo della biotecnologia molecolare) nonché in quello delle tecnologie dell'informazione. Anche la Lettonia è forte nelle TI, ma vanta pure numerose PMI nel campo della chimica e della progettazione di farmaci. I principali punti di forza di Israele si trovano nei campi generici dei software e delle telecomunicazioni. Anche la ricerca pura in ambito biotecnologico rappresenta un patrimonio, ma in Israele non sono presenti industrie farmaceutiche di grandi dimensioni. "Questo è un ambito nel quale potremmo collaborare con i partner Eureka", dichiara Azi Hernar del ministero dell'Industria israeliano. "Abbiamo cercato di collaborare con l'Europa per molti anni. Dal 1992 lavoriamo con Eureka e con l'UE. Siamo un piccolo paese che ha l'obiettivo di migliorare la qualità della vita mediante posti di lavoro a contenuto altamente tecnologico. Per un'economia di tale genere è molto importante instaurare la cooperazione internazionale in molti campi d'attività, sia con la nuova economia basata sulla conoscenza, sia con il mondo accademico orientato verso le conoscenze di base." Tutti i membri di Eureka sembrano concordare su questo punto, come confermato dal ministro Buhlman prima di cedere le redini di Eureka alla controparte spagnola. "Dal momento in cui abbiamo assunto la presidenza, abbiamo fatto tutto il nostro possibile per infondere nuova vita in Eureka. Sono stati avviati oltre 160 nuovi progetti con 30 sottoprogetti. Ci siamo tutti trovati d'accordo sul fatto che questo incremento debba essere mantenuto. In futuro Eureka continuerà a rappresentare uno strumento importante per la ricerca basata sul mercato. Vogliamo trovarci su un piano di parità nei confronti degli USA e dell'Asia: questo è l'unico modo per prosperare ed essere concorrenziali." La Buhlman ha inoltre aggiunto che Eureka è importante per preparare la strada all'ampliamento europeo, data la presenza di numerosi membri non appartenenti all'UE. Il prossimo passo Il commissario Busquin presenterà in luglio la valutazione quinquennale dei programmi quadro di RST della Commissione. Inoltre la Commissione sta ora studiando le modalità per mettere a disposizione fondi per la ricerca genomica che, pur non essendo trascurata dal programma quadro, non riceve però quanto necessitano gli attuali sviluppi. Poiché la richiesta di fondi al di là di quanto già stanziato dal presente bilancio per le spese per la RST implicherebbe tempi troppo lunghi, la Commissione dovrà ottenere un parere positivo da parte del comitato del programma "Scienze biologiche", al fine di riorientare i fondi. "I servizi della Commissione stanno studiando varie possibilità, tentando di adattarsi ad un'esigenza senza impegnarsi in procedure burocratiche estenuanti", afferma un portavoce della Commissione. Il 16 novembre Busquin presenterà al Consiglio una serie di comunicazioni correlate con gli aspetti specifici del SER. "Il commissario Busquin vuole arrivare al Consiglio con qualcosa di concreto tra le mani", ha affermato il funzionario.

Il mio fascicolo 0 0