Robot cooperativi e auto-organizzati
L’auto-assemblaggio di entità discrete e autonome ha portato alla progettazione di robot modulari che agiscono in modo collettivo. Le capacità di questi sistemi sono però ancora in gran parte inesplorate, principalmente a causa dei limiti delle attuali implementazioni hardware. Il progetto EVOLVINGROBOT (“Autonomous evolution of robotic organisms”), finanziato dall’UE, ha esaminato come schemi o strutture complesse possono presentarsi in sistemi di numerose unità robotiche interagenti. I ricercatori hanno progettato un nuovo sistema auto-assemblato che è composto da mattoni macroscopici che galleggiano in un ambiente agitato. Le sue dinamiche permettono ai blocchi di legarsi fisicamente l’uno all’altro e di disperdersi. Quando questi sistemi comprendono un gran numero di blocchi, potrebbero essere usati per studiare l’emergenza, la riproduzione e l’evoluzione di organismi realistici. La rivoluzione che permette ai robot di agire collettivamente in un modo mai ottenuto prima, potrebbe annunciare un cambio di paradigma nella robotica. Invece di costruire robot di complessità sempre maggiore, il progetto ha suggerito che meccanismi semplicissimi possono permettere una serie di potenziali capacità. Il processo era governato esclusivamente dagli elementi costitutivi e la loro interazioni locali in assenza di qualsiasi piano o ordine centrale. Questo ha reso possibile guidare il sistema verso una popolazione di organismi che si adatta al proprio ambiente. EVOLVING ROBOT è riuscito a fare in modo che robot in miniatura, che agivano autonomamente sulla base di una pre-programmazione molto semplice, effettuassero una serie di compiti collettivi. Questi compiti comprendevano riunirsi in un unico luogo, dividersi in sotto-gruppi distinti, trasportare oggetti in collaborazione e pulire una zona. Gli scienziati hanno scoperto che nessuno di questi compiti richiedeva una comunicazione tra i robot. Inoltre alcuni compiti non richiedevano che i robot avessero memoria o fossero in grado di calcolare. Il progetto ha inoltre sviluppato una serie di unità prototipi che sono stati in grado di raccogliere energia dall’ambiente e controllare dove e quando muoversi. Inoltre è stato sviluppato un robot modulare auto-pieghevole in grado di trasformarsi tra configurazioni bi e tridimensionali. I risultati del progetto potrebbero preparare il terreno per l’implementazione di sistemi di robotica molto distribuiti su scale senza precedenti che i metodi convenzionali di rilevazione ed elaborazione delle informazioni non possono ottenere.