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Contenuto archiviato il 2022-12-07

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I ministri dell'UE decidono misure più severe in materia di BSE

Il 4 dicembre i ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea hanno adottato un piano in tre punti finalizzato a ripristinare la fiducia del pubblico nelle carni bovine. L'accordo raggiunto dai ministri riguarda il divieto, per un periodo di sei mesi, delle farine di carne ed...

Il 4 dicembre i ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea hanno adottato un piano in tre punti finalizzato a ripristinare la fiducia del pubblico nelle carni bovine. L'accordo raggiunto dai ministri riguarda il divieto, per un periodo di sei mesi, delle farine di carne ed ossa nell'alimentazione del bestiame, il divieto di vendita dei bovini di età superiore a 30 mesi e l'estensione del divieto di utilizzo del midollo spinale, delle cervella e della milza in modo da includere tutto l'intestino. Tali misure entreranno in vigore il 1° gennaio. La Commissione europea sosterrà il 70 per cento dei costi derivanti dalla macellazione dei bovini di età superiore a 30 mesi. Il commissario per la Tutela dei consumatori e la Sicurezza alimentare David Byrne ha definito tale costo come "il prezzo da pagare per ripristinare la fiducia dei cittadini nei confronti del nostro impegno a tutela della salute pubblica". La riunione è stata presieduta dal ministro francese dell'Agricoltura Jean Glavany, il quale ha affermato che tali misure "consentiranno all'Europa di compiere un importante passo avanti" nella lotta alla BSE. Solo due paesi hanno votato contro i suddetti provvedimenti: la Finlandia (la quale considera tali misure eccessive) e la Germania (secondo la quale esse non sarebbero sufficienti).

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