Il Comitato delle regioni accoglie favorevolmente il proposito della Commissione di promuovere l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili
è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee il parere del Comitato delle regioni sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità. Nel parere, il Comitato delle regioni accoglie favorevolmente il proposito della Commissione secondo cui gli Stati membri, "ai fini di un commercio efficiente di elettricità da fonti energetiche rinnovabili, devono introdurre un sistema di garanzia di origine che garantisca anche una completa trasparenza ai fini della scelta dei consumatori". Sebbene il Comitato nel proprio parere esordisca esprimendo riserve sull'affermazione della Commissione secondo cui sempre più europei sarebbero disposti a pagare di più l'elettricità da fonti rinnovabili, esso si compiace della determinazione della Commissione di creare un quadro che contribuisca ad innalzare considerevolmente la quota di elettricità da fonti energetiche rinnovabili nell'UE. Esso afferma che tale quadro contribuisce "al tempo stesso al raggiungimento degli obiettivi di limitazione delle emissioni di gas ad effetto serra stabiliti a Kyoto nell'ottica di prevenire cambiamenti del clima". Il Comitato richiama l'attenzione sull'esigenza di compiere sforzi comuni per raggiungere l'obiettivo di raddoppiare entro il 2010 la quota delle fonti energetiche rinnovabili rispetto al consumo energetico complessivo nell'UE e sottolinea che occorre fare in modo che tale potenziale venga sfruttato al meglio nel quadro del mercato interno dell'elettricità. Esso condivide il giudizio della Commissione, secondo cui l'impegno degli Stati membri a stabilire disposizioni sul consumo interno di elettricità "può dare un impulso decisivo allo sviluppo del settore dell'energia da fonti rinnovabili". Raccomanda tuttavia di lasciare agli Stati membri la scelta delle misure atte a permettere un impiego ottimale delle potenzialità del settore dell'energia rinnovabile in ciascun paese. Il Comitato ricorda: "Gli sforzi degli Stati membri per un impiego maggiore delle energie rinnovabili saranno più gravosi se non si chiarisce quali misure siano compatibili con il diritto comunitario e se non si garantisce la trasparenza del processo decisionale". Esso suggerisce inoltre la possibilità di applicazione di agevolazioni fiscali sull'energia rinnovabile quale una tra le diverse misure atte a favorire l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Il Comitato "ritiene che l'energia idroelettrica, come sostegno importante per la rapida introduzione delle fonti energetiche rinnovabili all'interno di una strategia comunitaria, sia da classificare chiaramente come fonte di energia rinnovabile, a prescindere dal suo rendimento". Dopo aver espresso ulteriori raccomandazioni sull'applicazione della normativa volta alla promozione dell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili negli Stati membri, il Comitato ha concluso: "L'adozione tempestiva della direttiva avvierebbe una dinamica di sviluppo della quota di energia da fonti rinnovabili nell'Unione europea, che non soltanto comporterebbe dei vantaggi per i cittadini e per l'economia, ma fornirebbe anche un importante impulso all'industria degli Stati membri nel settore degli impianti e delle attrezzature per la generazione di energia da fonti rinnovabili, con ricadute positive sulla situazione occupazionale".