L'industria europea dei trasporti è pronta per il SER
Il futuro dei trasporti europei è stato al centro di un recente incontro tra esperti, organizzato per discutere del modo in cui la ricerca può dare il proprio contributo sia all'industria aeronautica, sia a quella automobilistica. Durante le "Giornate dell'aeronautica", ad Amburgo, il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha sottolineato l'importanza di rafforzare la cooperazione, affinché l'industria europea continui ad essere competitiva. "Dobbiamo organizzare la ricerca a livello europeo", ha dichiarato Busquin al Notiziario CORDIS. "La ricerca in campo aeronautico è frammentata. Da un lato vi sono le organizzazioni che operano in ciascun paese e dall'altro l'azione chiave a livello comunitario. Quest'ultima è molto importante poiché ad essa sono stati assegnati 700 milioni di euro nell'ambito del quinto programma quadro. Tuttavia, sarebbe più opportuno instaurare un coordinamento aperto tra i programmi nazionali e quelli comunitari". I rappresentanti degli Stati membri dell'UE sono intervenuti sia in occasione delle "Giornate dell'aeronautica", sia del recente riesame dei "sistemi di propulsione avanzata e tecnologie per la riduzione delle emissioni" (PREMTECH). Mentre tutti i delegati si sono mostrati entusiasti di evidenziare i rispettivi successi, la maggior parte di essi ha anche espressamente riconosciuto la necessità di intensificare la collaborazione transnazionale e ha apprezzato la proposta di creazione del SER (Spazio europeo della ricerca) come efficace strumento per il raggiungimento di tale obiettivo. "Occorre un programma nazionale e uno comunitario. Collaborando con altri ricercatori, è possibile creare valore aggiunto a livello europeo e dare ulteriore sviluppo alle nostre idee", ha affermato Joachim Szodruch di EADS Airbus durante le "Giornate dell'aeronautica". Partecipando alla conferenza PREMTECH in veste di rappresentante della politica nazionale di ricerca in materia di trasporti dell'Austria, Andreas Dorda, capo unità presso il ministero austriaco dei Trasporti e dell'Ambiente, ha ammesso che vi sono sovrapposizioni tra i programmi nazionali e si è detto certo di una maggiore cooperazione nel contesto del SER. "Crediamo che vi siano tematiche per le quali è necessaria un'intensa cooperazione a livello internazionale", ha affermato Dorda. In un'intervista con il Notiziario CORDIS, Christos Tokamanis, capo dell'unità che si occupa di tecnologie per i trasporti terrestri e per il mare presso la Commissione europea, ha spiegato la ragione per cui non prevede difficoltà nel convincere i ricercatori nazionali a cooperare con i colleghi europei nell'ambito del SER. "I programmi europei e il SER andrebbero nella stessa direzione, mentre allo stato attuale i programmi nazionali mirano a massimizzare la capacità del proprio paese. Pertanto, integrando i due fronti, non si farà altro che ottimizzare le risorse, in vista del raggiungimento di un obiettivo specifico", ha dichiarato Tokamanis. "Comprendiamo i reciproci obiettivi", ha aggiunto il Capo unità, il quale ha affermato che la Commissione è consapevole del fatto che le finalità nazionali non sono identiche, poiché si riferiscono a parti diverse del progetto. A livello europeo, i ricercatori "possono integrare le tecnologie realizzabili in vari Stati membri, in diverse fasi della catena di approvvigionamento". L'annuncio, da parte della Commissione, di una probabile enfasi sui progetti di più ampie dimensioni nell'ambito del sesto programma quadro, sembra tradursi in una garanzia di cospicui finanziamenti a favore dell'aeronautica nel corso dei prossimi anni. Interrogato sulla possibilità che l'attenzione ai progetti più vasti possa danneggiare la ricerca nel settore automobilistico, Tokamanis ha affermato che la rete PREMTECH costituisce già di per sé un vasto progetto, aggiungendo, tuttavia, che attorno alla definizione di progetto di ampie dimensioni regna una certa confusione. "Per 'progetto di ampie dimensioni' non si intende soltanto una singola iniziativa a cui corrispondono milioni di euro, ma anche una serie di progetti centrati attorno ad un obiettivo comune. Pertanto, l'attuazione di ampi progetti prende in considerazione varie definizioni e può essere interpretata in modi diversi, a seconda del settore a cui si riferisce e del prodotto che si intende sviluppare". Tokamani non crede, inoltre, che l'istituzione di un gruppo di alto livello, al quale si deve la stesura del documento dal titolo "European Aeronautics: A Vision for 2020" (Aeronautica europea: la visione per il 2020), possa avvantaggiare il settore aeronautico a dispetto di quello automobilistico. "Non ritengo sia necessario creare un gruppo di alto livello, e ciò semplicemente perché nel nostro attuale assetto riusciamo ad occuparci del settore automobilistico, marittimo e ferroviario. Il gruppo consultivo di cui disponiamo è sufficiente. Esso ci fornisce consulenza in merito alle attività future e fino ad oggi ha espresso una valutazione molto positiva sul lavoro che stiamo attualmente finanziando", ha affermato il Capo unità.