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La BEI deve ancora familiarizzarsi con la R&S

Durante il primo anno dell'iniziativa "Innovazione 2000" (i2i) della BEI (Banca europea per gli investimenti), un programma volto a fornire un ulteriore sostegno ai progetti che promuovono l'innovazione nell'UE, è stato dato notevole impulso all'imprenditorialità e alle tecnol...

Durante il primo anno dell'iniziativa "Innovazione 2000" (i2i) della BEI (Banca europea per gli investimenti), un programma volto a fornire un ulteriore sostegno ai progetti che promuovono l'innovazione nell'UE, è stato dato notevole impulso all'imprenditorialità e alle tecnologie dell'informazione, sebbene la stessa BEI stia ancora familiarizzandosi con il settore della R&S. Nel corso del primo anno, sono stati approvati 26 progetti per un valore di oltre 2,5 miliardi di euro. La dotazione del programma si aggira intorno ai 12-15 miliardi di euro, ai quali si aggiungono fondi supplementari provenienti dai saldi attivi annuali della BEI, che nel 1999 ammontavano a 500 milioni di euro. Dei 26 progetti approvati, circa la metà riguardano zone che beneficiano dell'assistenza comunitaria, principalmente le regioni della Spagna, della Germania orientale e della Grecia che rientrano nell'obiettivo 1. In occasione del lancio dell'iniziativa, i governatori della Banca hanno proposto di destinare i finanziamenti della BEI a cinque settori: formazione del capitale umano, ricerca e sviluppo, reti per le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, diffusione dell'innovazione e sviluppo delle PMI e dell'imprenditorialità. L'attuazione dell'iniziativa è stata più rapida, come prevedibile, in quei settori nei quali la BEI è solita operare, per esempio l'istruzione, le TIC e i capitali di rischio. Prima del lancio dell'iniziativa, la Banca disponeva di una limitata esperienza nel campo della R&S e dei media e ciò ha reso più difficile l'individuazione di progetti adeguati. "Ciononostante, lo sviluppo delle necessarie linee di cooperazione è attualmente in corso, si è provveduto ad accumulare le conoscenze di mercato e sta per essere messa in cantiere una solida ed equilibrata serie di progetti ai quali corrispondono prestiti per un valore di quattro-cinque miliardi di euro", si legge nella relazione intermedia della BEI sull'iniziativa "Innovazione 2000". Nel settore del capitale umano e dell'istruzione, "Innovazione 2000" ha contribuito al piano d'azione "eEurope" e ad all'iniziativa "eLearning". Il contributo della BEI si è concentrato sulla modernizzazione delle scuole, oltre che delle università. Fra i progetti recentemente approvati o sottoscritti, figura un programma di modernizzazione per le università e gli istituti professionali nella regione di Valencia e nella Saar, nonché per l'ospedale universitario di Lipsia, l'università Kapodistrian di Atene e l'istituto universitario Sodertorn in Svezia. Le PMI e l'imprenditorialità hanno beneficiato della riforma del FEI (Fondo europeo per gli investimenti), la quale ha aperto la strada ad una razionalizzazione dell'attività comunitaria in materia di capitali di rischio. Fra le operazioni recentemente approvate figurano il finanziamento dei "business angel", degli incubatori di aziende, nonché diversi fondi ad orientamento tecnologico nel campo delle biotecnologie, della convergenza di Internet e, per la prima volta, delle "industrie produttrici di contenuti". Inoltre, nel quadro del "Programma pluriennale per le PMI", patrocinato dall'UE, sono state varate due azioni per la fornitura di garanzie da parte del FEI volte all'ottenimento di prestiti nel settore del microcredito. Saranno così disponibili 350 milioni di euro sotto forma di capitali di rischio o strumenti di garanzia, gestiti dal Fondo. La BEI sta attualmente valutando la possibilità di integrare il credito alle PMI e i meccanismi di condivisione del rischio, in cooperazione con il FEI e potenzialmente anche con la Commissione, al fine di offrire un ventaglio più ampio di opzioni finanziarie alle banche di intermediazione che operano nel settore del finanziamento alle PMI. Poiché la ricerca e sviluppo rappresentano per la BEI un settore di apertura al credito relativamente nuovo, il primo anno dell'iniziativa è stato dedicato principalmente all'accumulo delle competenze relative al settore, allo sviluppo di una strategia di commercializzazione e all'identificazione del potenziale di cooperazione esistente all'interno della Commissione. Fino ad oggi sono stati approvati due progetti, nel settore biomedico e dei microchip, mentre altri sono attualmente al vaglio. La BEI e la Commissione hanno analizzato il potenziale esistente in termini di cooperazione, finanziamento e, più in generale, di attività di ricerca sostenute nell'ambito del quinto e sesto programma quadro della Commissione europea. L'anno scorso, la Banca ha partecipato alla selezione dei promotori e dei progetti che, a suo avviso, forniscono il contributo migliore allo sviluppo di moderne tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC). La BEI utilizza l'innovazione, la concorrenza e la non-esclusione come criteri base per la scelta dei progetti. Sono già stati approvati prestiti per un valore di un miliardo di euro a favore di progetti nel campo della trasmissione a banda larga e dell'accesso alla linea locale, soprattutto in Spagna, Portogallo, Italia e Regno Unito. La diffusione dell'innovazione spesso riguarda uno dei settori chiave sopracitati. L'industria europea dei contenuti svolge un ruolo particolare in tale contesto e pertanto nel dicembre del 2000 la BEI ha varato il sottoprogramma "i2i-audiovisual" (iniziativa "Innovazione 2000" per l'audiovisivo). Condotta in cooperazione con la Commissione, tale iniziativa mira alla realizzazione di investimenti nelle industrie produttrici di contenuti e allo sviluppo del settore, a tutt'oggi ancora ampiamente frammentato a livello nazionale. La Banca riconosce che lo sviluppo della società dell'informazione riveste un'importanza forse ancor maggiore nei paesi in attesa di entrare a far parte dell'UE. "La rapida apertura ai paesi candidati all'adesione di tutte le possibilità di credito nell'ambito dell'iniziativa "Innovazione 2000" rappresenta per la BEI (e il FEI) una finalità operativa", recita la relazione. Nel 2001 la Banca e il Fondo identificheranno i progetti adeguati, li valuteranno e li prepareranno per l'approvazione e la firma. "Si tratta di obiettivi ambiziosi, ma la Banca si sta preparando a realizzarli", promette la relazione.

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