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Secondo le conclusioni del Consiglio europeo, l'Europa dovrà promuovere le nuove tecnologie

Il Consiglio europeo riunitosi a Stoccolma il 23 e 24 marzo ha concluso che l'Europa dovrà promuovere le nuove tecnologie rafforzando la politica comunitaria di ricerca e sviluppo e compiendo particolari sforzi nel campo delle nuove tecnologie, specie delle biotecnologie. Il...

Il Consiglio europeo riunitosi a Stoccolma il 23 e 24 marzo ha concluso che l'Europa dovrà promuovere le nuove tecnologie rafforzando la politica comunitaria di ricerca e sviluppo e compiendo particolari sforzi nel campo delle nuove tecnologie, specie delle biotecnologie. Il Consiglio di Stoccolma ha avallato le proposte della Commissione per il prossimo programma quadro di ricerca e ha affidato alla Commissione il compito di esaminare nuove possibilità, come per esempio una maggiore mobilità e incentivi economici affinché l'Europa diventi l'economia più competitiva al mondo. Il sesto programma quadro di ricerca, afferma il Consiglio, dovrebbe quindi avvalersi pienamente dei nuovi strumenti per promuovere una rete di eccellenza, progetti integrati e l'attuazione congiunta di programmi nazionali, nell'ambito delle sue priorità specifiche. Tali raccomandazioni sono incluse nelle proposte della Commissione europea per il 6PQ, che il Consiglio "Ricerca" è stato invitato ad adottare entro il giugno 2002, in codecisione con il Parlamento europeo. Il Consiglio europeo ha invitato il Consiglio ad esaminare una strategia specifica di mobilità all'interno dello Spazio europeo della ricerca (SER) sulla base della proposta annunciata dalla Commissione, nonché ad esaminare in che modo si possano mettere in comune le idee e le esperienze degli Stati membri per potenziare la ricerca e lo sviluppo attraverso incentivi economici. L'importanza del lancio del programma di navigazione satellitare Galileo è stata riconosciuta dai leader nazionali dell'UE, i quali hanno esortato il Consiglio a definire le disposizioni necessarie al lancio della prossima fase del progetto e istituire, entro la fine del 2001, una struttura di gestione unica ed efficace, sia essa un'impresa comune, un'agenzia o qualsiasi altro organismo adeguato. I leader hanno altresì sottolineato che la Commissione esaminerà insieme al Consiglio le misure richieste per utilizzare pienamente il potenziale delle biotecnologie e rafforzare la competitività di tale settore europeo, in modo da mettersi alla pari con i principali concorrenti, garantendo nel contempo che gli sviluppi rispettino la salute e la sicurezza dei consumatori e dell'ambiente e siano coerenti con i valori fondamentali comuni e i principi etici. Il Consiglio europeo ha riconosciuto il valore dell'iniziativa "Innovazione 2000" della BEI (Banca europea per gli investimenti) e ha invitato la BEI ad aumentare ulteriormente il suo sostegno alle attività di R&S. Il vertice ha fornito l'opportunità di valutare i progressi compiuti dall'UE per fare dell'Europa l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica al mondo, obiettivo fissato l'anno scorso al Consiglio di Lisbona. "Malgrado gli effettivi progressi realizzati da Lisbona in poi per quanto riguarda l'accesso e l'uso di Internet da parte di aziende, scuole e privati cittadini, gli europei non ne usano ancora tutto il potenziale in settori chiave come i servizi pubblici, le pubbliche amministrazioni on line o il commercio elettronico", si legge nelle conclusioni della Presidenza. I partecipanti hanno chiesto maggiori sforzi per aumentare l'attuale livello di cultura informatica e creare le condizioni in settori come la sicurezza delle reti, la protezione e la riservatezza dei dati, che diano fiducia al pubblico nell'uso dei nuovi servizi. Il Consiglio europeo ha dichiarato che i pacchetti relativi alle telecomunicazioni dovrebbero essere adottati al più presto quest'anno stesso per offrire al settore un campo d'azione in cui le regole sono applicate in modo armonizzato in tutta l'Unione. La creazione di una cultura digitale dovrebbe cominciare a scuola, hanno concordato i capi di Stato e di governo europei. Secondo le conclusioni della Presidenza, tale priorità include le politiche in materia di istruzione, l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e il superamento delle attuali carenze nel reperimento di personale scientifico e tecnico. La raccomandazione relativa alla mobilità degli studenti, delle persone in fase di formazione, dei giovani che svolgono attività di volontariato, degli insegnanti e dei formatori dovrebbe essere adottata entro il giugno2001. La Commissione lavorerà con i governi nazionali e locali, con i servizi per l'occupazione e con altri soggetti interessati, per valutare entro la fine dell'anno la fattibilità di un sito unico europeo di informazione sulla mobilità. Il Consiglio europeo si rammarica della mancanza di progressi riguardo al brevetto comunitario ed esorta il Consiglio e la Commissione ad accelerare i lavori conformemente alle conclusioni di Lisbona e di Feira. Il Presidente della Commissione europea Romano Prodi, ha evidenziato che uno dei "sei ambiti in cui Stoccolma deve fare la differenza" riguarda la garanzia del raggiungimento, entro quest'anno, di un accordo sul brevetto comunitario. "L'anno scorso abbiamo preso un impegno. Ma tali parole saranno inutili se non verranno tradotte in azione dai vostri ministri in seno al Consiglio", ha dichiarato il Presidente.

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