Uno studio dimostra la formazione spontanea di raggruppamenti tematici
Uno studio sulla collaborazione nell'ambito del quarto programma quadro della Commissione europea, che ha utilizzato informazioni contenute nella base di dati CORDIS, ha dimostrato che attorno alle principali aree tematiche di un programma tendono a formarsi in maniera del tutto indipendente raggruppamenti caratterizzati da una stretta collaborazione. Tale studio è stato condotto dai seguenti ricercatori austriaci: E. Schiebel, C. Widhalm, M. Topolnik, A. Kopcsa e M. Weber. Il gruppo ha analizzato schemi di cooperazione e collaborazione all'interno di reti di ricerca tra i settori industriali, di ricerca e di istruzione di tutti gli Stati membri nell'ambito del quarto programma quadro (4PQ). Lo studio si proponeva di individuare le caratteristiche specifiche all'interno di schemi di cooperazione di particolare interesse per la ricerca europea, quali ad esempio i rispettivi ruoli delle università, degli istituti di ricerca industriali e non universitari e il ruolo dei principali centri di eccellenza. La base di dati CORDIS è stata utilizzata per avere accesso alle informazioni sui progetti finanziati dall'UE tra il 1995 e il 1998. Nel dicembre del 1998, è stato stilato un elenco contenente più di 10.000 progetti con oltre 47.000 partecipanti. I ricercatori hanno quindi selezionato quelle organizzazioni che avevano preso parte a tre o più progetti, restringendo il campo a 2.700 partner che risultavano aver partecipato 30.000 volte a 8.800 progetti. Per individuare relazioni tra sviluppi tecnologici, campi di applicazione diversi e principali esperti, lo studio ha fatto ricorso all'analisi bibliometrica. I risultati evidenziano una netta separazione tra istituzioni industriali e istituzioni di livello universitario o di istruzione superiore, e dimostrano che le istituzioni preferiscono cooperare con soci appartenenti allo stesso tipo di organizzazione. Nonostante esse collaborino anche con altri partner, i legami di cooperazione sono più stretti con i partner dello stesso tipo - fanno notare i ricercatori. Per osservare tali schemi più in dettaglio, il gruppo ha applicato l'analisi bibliometrica al programma di ricerca sui trasporti. La ricerca ha evidenziato che durante il 4PQ sono emersi chiaramente otto raggruppamenti di stretta collaborazione, dimostrando che il programma di ricerca sui trasporti ha spinto le organizzazioni a riunirsi attorno ai suoi temi principali. Si sono tuttavia registrate differenze nell'intensità delle collaborazioni all'interno del network tra i vari raggruppamenti. Lo studio ha messo in evidenza la presenza di un numero limitato di istituzioni di ricerca coinvolte in più raggruppamenti. "Il grado di coinvolgimento e il ruolo trasversale da esse svolto in molti campi della ricerca sui trasporti indicano che esse occupano una posizione ideale per dar vita ai futuri "centri di eccellenza" o, quanto meno, a nodi di reti chiave all'interno del previsto Spazio europeo della ricerca per il settore dei trasporti", hanno dichiarato i ricercatori che hanno individuato sei importanti organizzazioni nel settore della ricerca sui trasporti. Lo studio termina affermando che "queste poche istituzioni sono attive in molti segmenti del settore della ricerca sui trasporti e perciò sono capaci di trasformarsi in futuri nodi chiave del prossimo Spazio europeo della ricerca nel settore dei trasporti".