European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Story
Contenuto archiviato il 2024-04-24

Article available in the following languages:

WHIM: I computer possono essere creativi?

Il progetto “What-if Machine” (WHIM), finanziato dall’UE, ha creato un software che non solo è in grado di concepire trame di fantasia, ma giudica anche la loro possibile utilità e attrattiva, rappresentando quindi un enorme progresso nel campo della creatività computazionale.

La scienza raramente guarda al mondo della fantasia, ma questo sta cambiando con il progetto WHIM, il cui nome in inglese invoca appunto il “capriccio”. Questo ambizioso progetto sta creando un sistema software capace di inventare e valutare idee di fantasia. “WHIM è un antidoto all’intelligenza artificiale tradizionale che è ossessionata dalla realtà,” dice Simon Colton, coordinatore del progetto e professore di creatività computazionale al Goldsmiths College, University of London. “Siamo tra i primi ad applicare l’intelligenza artificiale alla narrativa.” La prima macchina al mondo capace di creare storie di fantasia L’acronimo del progetto sta per What-If Machine ed è anche il nome del primo software al mondo per l’“ideazione” (processo creativo per concepire, sviluppare e comunicare nuove idee) di fantasia, sviluppato nell’ambito del progetto. Il software genera mini racconti o trame di fantasia usando tecniche di elaborazione del linguaggio naturale e un database di fatti estratti dalla rete (quale deposito di fatti “veri”). In seguito inverte o distorce i fatti per creare “what-ifs” (cosa accadrebbe se). Il risultato è spesso incongruo, “Cosa accadrebbe se ci fosse una donna che si sveglia in un vicolo sotto forma di gatto, ma fosse ancora in grado di andare in bicicletta?” I computer possono giudicare la creatività? WHIM è molto di più di una semplice macchina che genera idee. Il software cerca anche di valutare il potenziale di utilizzo o la qualità delle idee concepite. Poiché le idee generate sono in definitiva destinate a un pubblico umano, è stato chiesto un contributo umano diretto per esperimenti effettuati mediante crowdsourcing. Ad esempio, i ricercatori di WHIM hanno chiesto alle persone se pensavano che le “what-ifs” fossero dei romanzi e se possedessero un buon potenziale narrativo, e hanno anche chiesto di esprimere un’opinione generale. Attraverso delle tecniche di apprendimento automatico, ideate da ricercatori all’istituto Jozef Stefan a Lubiana, il sistema gradualmente acquisisce una comprensione più raffinata delle preferenze delle persone. “Si potrebbe sostenere che la finzione è soggettiva, ma ci sono degli schemi,” dice il professor Colton. “Se il 99% delle persone ritiene che un comico sia divertente, allora potremmo dire che quel comico è divertente, quantomeno nella percezione della maggior parte delle persone.” Questo è solo l’inizio La generazione di mini racconti di fantasia è solo uno degli aspetti del progetto. Dei ricercatori alla Universidad Complutense di Madrid stanno ampliando i mini racconti in storie complesse che potrebbero essere più adatte, ad esempio, per la trama completa di un film. Nel frattempo, alcuni ricercatori del University College a Dublino stanno tentando di insegnare ai computer a produrre idee e paradossi metaforici, rovesciando e contrapponendo degli stereotipi raccolti dalla rete, mentre dei ricercatori alla University of Cambridge stanno esaminando l’estrazione di dati dalla rete per scopi legati all’ideazione. Tutto questo lavoro dovrebbe portare a delle idee di fantasia migliori e più complete. Più di un semplice capriccio Benché le idee di fantasia concepite possano sembrare stravaganti, WHIM si basa su una scienza solida. Esso fa parte del campo emergente della creatività computazionale, un’affascinante materia interdisciplinare che si colloca nel punto di incontro tra intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, filosofia e le arti. WHIM potrebbe avere delle applicazioni in molti settori. Una delle iniziative si propone di trasformare i racconti in videogiochi, un’altra riguarda una nuova produzione teatrale. WHIM potrebbe essere anche applicato in aree al di fuori del campo delle arti. Ad esempio, potrebbe essere usato dai moderatori durante le conferenze scientifiche per rivolgere domande approfondite “what-if” ai partecipanti, al fine di valutare ipotesi o scenari diversi. L’UE ha erogato un finanziamento di 1,7 milioni di euro al progetto WHIM, che è iniziato a ottobre del 2013 e si concluderà a settembre del 2016. Collegamento al sito web del progetto

Parole chiave

Creatività computazionale, intelligenza artificiale, finzione, racconti, arti, film, pubblicità, UE, CORDIS, trame, storie