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Chromium free surface pre-treatments and sealing of Tartaric Sulphuric Anodizing

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Nuovo processo ecologico di anti-corrosione per l’alluminio

L’alluminio (Al) è un metallo leggero usato per fabbricare milioni di prodotti che supportano l’economia globale. Nuove tecnologie ecocompatibili per aumentare la resistenza alla corrosione senza l’uso di agenti cancerogeni sono pronte per aiutare il settore a rimanere in attività in modo sostenibile.

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L’alluminio è il secondo metallo più comunemente usato dopo il ferro. Le applicazioni abbondano nei settori aerospaziale, architettonico e marino, nonché nei prodotti per uso domestico. È tipicamente anodizzato (rivestito con uno strato di ossido protettivo tramite un processo elettrolitico) e successivamente i pori sono sigillati con una soluzione di acqua calda e cromo esavalente (Cr(VI)) per migliorare la resistenza alla corrosione. Benché questo metodo sia stato utilizzato per decenni con grande successo, il Cr(VI) ora è un noto cancerogeno e l’industria deve trovare un’alternativa ecocompatibile. Riconoscendo l’importanza critica dell’industria e dei cittadini UE, nonché dell’ambiente, il progetto CHROMFREE (Chromium free surface pre-treatments and sealing of tartaric sulphuric anodizing), finanziato dall’UE, ha sviluppato un nuovo processo per cui tutti i passaggi utilizzano soluzioni prive di composti di cromo esavalente, i quali sono pericolosi per l’ambiente. Questo processo comprende fasi di pretrattamento, anodizzazione con acido solforico tartarico (tartaric sulphuric acid, TSA), sigillatura e successiva verniciatura. La convalida di questo processo è stata eseguita attraverso numerosi test per verificare che le parti rivestite soddisfino tutti i requisiti come stabilito dal costruttore del velivolo Airbus. Tutti i passaggi del processo sviluppato dai partner del progetto sono quindi privi di composti Cr (VI). Colmano anche una lacuna tecnologica nei processi di anodizzazione con acido solforico tartarico (tartaric sulphuric acid anodising, TSAA) precedentemente sviluppati, i quali comprendevano composti Cr (VI) per quanto riguarda pre-trattamento, sigillatura e pittura. CHROMFREE ridurrà l’impronta ecologica generata dalla fabbricazione degli aeromobili e i costi per lo smaltimento dei rifiuti chimici pericolosi. L’attuazione del processo su scala industriale ridurrà i costi legati allo smaltimento e/o riciclo dei materiali durante i processi di riparazione, nonché i costi di riciclo alla fine del ciclo vitale utile di tali parti. Inoltre, il nuovo processo comporterà benefici in termini di salute e sicurezza per i lavoratori occupati nei rispettivi processi galvanici e nella riparazione. La tecnologia sviluppata da CHROMFREE supporterà anche l’utilizzo di leghe di Al leggero nell’ambiente difficile delle applicazioni aerospaziali, determinando significative riduzioni del peso, dei consumi di carburante e delle emissioni. Consentirà inoltre ai partner del progetto di espandersi in nuovi mercati per l’Al anodizzato, tra cui il settore dell’elettronica high-end e automobilistico.

Parole chiave

Alluminio, agenti cancerogeni, cromo esavalente, CHROMFREE, anodizzazione solforica tartarica, impronta ecologica

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