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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Reconstruction of the post ’Little Ice Age’ geomorphological processes in glacial environments - sedimentological and morphological record of glacial landsystems’ reactions to environmental changes

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I ghiacciai forniscono indizi sul cambiamento climatico

I sedimenti e la morfologia del terreno che si lasciano dietro i ghiacciai che si ritirano possono fornire importanti informazioni sui processi che li hanno modellati. Riuscire a ricostruire il comportamento di ghiacciai e calotte glaciali potrebbe fornire importanti indicatori del cambiamento ambientale.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Il progetto GLACIRECON (Reconstruction of the post ‘Little Ice Age’ geomorphological processes in glacial environments - sedimentological and morphological record of glacial land systems’ reactions to environmental changes) ha studiato le zone marginali di ghiacciai moderni selezionati. Essi intendevano mappare e quantificare lo sviluppo della morfologia all’interno dei promontori glaciali e valutare i processi più importanti responsabili del cambiamento del paesaggio. I ricercatori hanno unito il lavoro sul campo con l’analisi di dati ottenuti con il rilevamento a distanza usando il GPS per aiutare nell’elaborazione delle immagini aeree. Essi hanno anche condotto dei rilevamenti delle zone ai margini del ghiaccio, usato dei veicoli aerei senza equipaggio per raccogliere immagini ad alta risoluzione, effettuato la mappatura geomorfologica e analizzato i sedimenti. Si è scoperto che i flussi di detriti rappresentano i più importanti processi di re-sedimentazione che portano alla trasformazione delle parti attive dei promontori. Tuttavia, la loro distribuzione e intensità variavano durante il periodo della glaciazione. Si è inoltre scoperto che alcune parti del paesaggio stabile potrebbero essere successivamente modificate di nuovo a causa degli effetti di ruscelli o acque di fusione. Questo potrebbe portare a processi con movimenti di massa e ulteriore instabilità del pendio, generando in tal modo il flusso di detriti. Sono stati studiati diversi siti morenici in Islanda e nell’arcipelago artico delle Svalbard, e si è scoperto che sono composti da grandi quantità di ghiaccio morto. Essi si presentano quando il ghiacciaio si arresta e si scioglie in situ, venendo coperto da uno strato relativamente sottile di detriti. Durante la glaciazione, queste morfologie del terreno coperte dal ghiaccio sono soggette a vari processi di re-sedimentazione, che alla fine portano alla creazione di un paesaggio più stabile. I risultati hanno mostrato un passaggio nel tempo da condizioni stabili a condizioni attive. I cambiamenti di volume erano molto diversi e collegati principalmente a condizioni locali come ad esempio inclinazione del pendio e acque di fusione anziché ai cambiamenti climatici. L’identificazione dei fattori collegati ai cambiamenti da condizioni stabili a condizioni attive è stata preziosa per gestire il paesaggio artico. Le scoperte di GLACIRECON sono state particolarmente importanti per la ricostruzione dei sistemi glaciali oltre che per una corretta comprensione della documentazione sui depositi glaciali. I risultati di queste ricostruzioni aiuteranno gli scienziati a ottenere una migliore comprensione di come i cambiamenti climatici influiscono sul comportamento di ghiacciai e calotte glaciali e sul livello globale del mare.

Parole chiave

Ghiacciaio, sedimenti, morfologie, paesaggio, GPS, morena, Artide, acque di fusione, livello mare

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