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Il WWF chiede all'UE di ratificare il protocollo di Kyoto

Il Fondo mondiale per la natura (WWF) ha chiesto all'UE di insistere sulla ratifica del protocollo di Kyoto, il trattato sul cambiamento climatico globale. Delegazioni provenienti da oltre 100 paesi sono riuniti all'Aja con l'obiettivo di esaminare una proposta di compromesso...

Il Fondo mondiale per la natura (WWF) ha chiesto all'UE di insistere sulla ratifica del protocollo di Kyoto, il trattato sul cambiamento climatico globale. Delegazioni provenienti da oltre 100 paesi sono riuniti all'Aja con l'obiettivo di esaminare una proposta di compromesso studiata per consentire la ratifica del protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico globale. L'UE persevera nel compimento di sforzi volti a salvare il trattato, a seguito della decisione del presidente americano Gorge Bush di rinunciare al protocollo. Bush ha affermato che le teorie scientifiche a sostegno dell'esigenza di controllare le emissioni di CO2 sono state confutate. Tuttavia, una relazione scientifica da lui stesso commissionata, ha dato pieno appoggio alle suddette teorie a sostegno della realtà del cambiamento climatico e ne ha accolto le relative conclusioni. La riunione informale dell'Aja, che durerà due giorni, tenterà di escogitare una nuova formula che potrà essere accolta alla conferenza plenaria di Bonn (Germania) del mese prossimo. La mancata definizione dell'accordo, potrebbe forse far saltare il programma concordato per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. I dialoghi informali dell'Aja sono tesi a garantire il successo a Bonn. Le questioni principali vertono sulla possibilità che l'accordo sia o meno ratificato. Questo richiede che almeno 55 dei paesi firmatari, che insieme incidono per almeno il 55 per cento delle emissioni di biossido di carbonio (CO2) del mondo industrializzato calcolate nel 1990, sottoscrivano l'accordo. L'Europa ha intenzione di ratificare il trattato, ma occorrono anche le firme di Giappone e Russia per completare le percentuali di CO2; a tale scopo entrambi i paesi stanno negoziando per una versione finale del trattato che meglio si adatti alle loro esigenze. Nel caso del Giappone, questo potrebbe significare l'autorizzazione ad un maggiore utilizzo di pozzi di carbonio sotto forma di piantagione di alberi. La Russia vuole essere libera di commercializzare le emissioni di CO2 in base alle cifre del 1990, sebbene l'effetto della transizione in Russia è stato quello di ridurre le emissioni di CO2 del 40 percento nell'ultimo decennio.

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