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Development of corneal biomechanical model. Dynamic topographical characterization based on 3D plenoptic imaging

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Prevedere l’esito della chirurgia oculare laser

Alcuni ricercatori europei hanno sviluppato un metodo innovativo per caratterizzare le proprietà biomediche della cornea, per cui i trattamenti laser potrebbero essere previsti in anticipo, consentendo una migliore pianificazione della chirurgia.

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La chirurgia oculare refrattiva basata sul laser consente di correggere in modo efficace e sicuro degli errori refrattivi, che rappresentano la seconda causa di cecità evitabile nel mondo. Non è però adatta a tutti i pazienti e occorre un attento esame preoperatorio, che includa un’analisi dettagliata della topografia e dello spessore della cornea. Malgrado tale esame, di fatto si verificano errori refrattivi residui a causa delle conoscenze limitate delle risposte biomeccaniche corneali a tali trattamenti chirurgici. Gli esistenti analizzatori di risposta oculare non riescono a registrare i cambiamenti dinamici che avvengono nel profilo topografico della superficie corneale in risposta all’applicazione di un carico. Per affrontare la questione, gli scienziati impegnati nello studio POPCORN (Development of corneal biomechanical model. Dynamic topographical characterization based on 3D plenoptic imaging) si sono proposti di sviluppare un sistema 3D non invasivo, finalizzato a caratterizzare proprietà biomeccaniche corneali nella pratica clinica. Questa metodologia potrebbe predire il comportamento biomeccanico della cornea dopo un trattamento chirurgico e consentire la scelta più opportuna in relazione agli impianti. Il topografo dinamico generato coglie i cambiamenti sulla forma della cornea complessiva durante un breve periodo al momento dell’applicazione di una forza d’aria controllata. Il sistema si basa sull’immaginografia plenottica e consiste in una serie di microlenti abbinata a un videosensore progettato per l’acquisizione di immagini video ad alta velocità. L’approccio di immaginografia adottato consente l’analisi dell’intera superficie della cornea in tempo reale, evitando la necessità di eseguire la scansione della superficie. Riguardo alla modellizzazione corneale, i ricercatori hanno utilizzato tecniche computazionali avanzate, tra cui solidi algoritmi, per stimare la profondità e ricostruire la struttura 3D e i cambiamenti dinamici della cornea dopo una pressione. Accanto alla geometria specifica del paziente e alle proprietà dei tessuti, le informazioni della modellizzazione potrebbero servire per predire l’esito di varie procedure chirurgiche. Nel complesso, il metodo POPCORN fornisce informazioni importanti sulla stabilità meccanica del tessuto corneale, essenziali per capire l’eziologia di patologie della cornea. Il sistema generato, una volta introdotto nella pratica clinica ordinaria, potrebbe ridurre del 90 % i ritrattamenti dopo la chirurgia refrattiva.

Parole chiave

Chirurgia oculare laser, cornea, errori refrattivi, POPCORN, immaginografia plenottica, microlenti

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