Due Stati membri richiedono l'interdizione internazionale della clonazione umana
A seguito dell'annuncio da parte del medico italiano Severino Antinori sulla sua decisione di procedere alla clonazione di un essere umano, i governi di Francia e Germania hanno rivelato che hanno intenzione di sollevare un dibattito in merito all'interdizione internazionale della clonazione umana, che dovrebbe essere proposto alla prossima riunione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, a settembre. L'iniziativa fa seguito a quanto chiarito dalla Commissione europea che, pur condannando il progetto, non ha a disposizione un fondamento legale per impedire al ginecologo di compiere l'esperimento. Una convenzione del Consiglio d'Europa vieta questa attività, ma il Regno Unito rimane l'unico Stato membro con una specifica legislazione compiuta in vigore, che proibisce chiaramente la clonazione umana a scopo riproduttivo. Esistono anche risoluzioni dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) e dell'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) che vietano la clonazione umana, ma le stesse non sono vincolanti dal punto di vista legale. Nel frattempo sono stati accordati ad una società australiana i diritti esclusivi per clonare ovini, bovini ed equini per il mercato commerciale in Australia e in Nuova Zelanda. Attraverso l'utilizzo della stessa tecnologia che ha prodotto la pecora Dolly, la Clone International afferma che clonerà animali elitari ed auspica di produrre i primi cloni nei prossimi mesi.