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La Commissione annuncia un piano d'azione per combattere il terrorismo nucleare, biologico e chimico

Margot Wallström, commissario dell'UE per l'Ambiente, ha accolto favorevolmente il piano d'azione antiterrorismo formulato in una riunione straordinaria dei direttori generali della protezione civile, che si è svolta a Knokke (Belgio) l'11 e il 12 ottobre. La riunione, presie...

Margot Wallström, commissario dell'UE per l'Ambiente, ha accolto favorevolmente il piano d'azione antiterrorismo formulato in una riunione straordinaria dei direttori generali della protezione civile, che si è svolta a Knokke (Belgio) l'11 e il 12 ottobre. La riunione, presieduta dalla Commissione europea, si è concentrata sulla reazione delle autorità preposte alla protezione civile in caso di attacco terroristico su larga scala all'UE o a qualsiasi altra zona, in particolare mediante agenti nucleari, biologici o chimici. Ne è emersa la redazione di un nuovo piano d'azione in due fasi, volto a rafforzare la cooperazione comunitaria in risposta al terrorismo. La prima fase delle iniziative, che sarà attuata entro il 31 ottobre di quest'anno, punta a creare un meccanismo comunitario che rafforzi la cooperazione tra le varie autorità nazionali preposte alla protezione civile. Tale programma comprende: - la costituzione di un gruppo di esperti in agenti nucleari, biologici e chimici (NBC), disponibili 24 ore su 24 per fornire consulenza a qualsiasi paese ne faccia richiesta; - il potenziamento dell'esistente rete di punti di contatto, in modo che possa gestire le richieste 24 ore su 24. Inoltre le strutture nazionali e comunitarie saranno collegate, per quanto possibile, mediante linee telefoniche dedicate; - il miglioramento della cooperazione tra i servizi pubblici a livello nazionale e comunitario, in particolare tra i servizi sanitari, allo scopo di raccogliere informazioni su vaccini, antibiotici ed altri farmaci, nonché sulla disponibilità di ospedali in caso di attacco, e di scambiare dati sui sistemi di allarme prioritario degli Stati membri; - l'istituzione di una task force di esperti nazionali che assistano l'unità di protezione civile della Commissione, allo scopo di creare un'unità di sorveglianza e follow-up nell'ambito dell'iniziativa. La seconda serie di iniziative prenderà il via con un workshop organizzato dalla Presidenza belga dell'UE per l'inizio di dicembre 2001. In tale occasione, dovrà essere stilato un programma di lavoro a breve, medio e lungo termine, comprendente attività di ricerca, che consenta agli Stati membri di affrontare efficacemente un attacco terroristico nucleare, biologico o chimico. La Commissione organizzerà e finanzierà un forum di esperti degli Stati membri per attuare il programma delineato dal workshop della Presidenza. Inoltre, sarà avviato un sistema di autoaddestramento per preparare gli operatori sul campo ad affrontare qualsiasi attacco terroristico su larga scala, in particolare di tipo nucleare, biologico o chimico. Questo programma punterà a comunicare le esperienze maturate sul campo da professionisti del settore. I delegati che hanno preso parte all'incontro, provenienti dagli Stati membri, dal SEE (Spazio economico europeo) e dai paesi candidati, hanno altresì sottolineato che le reazioni della protezione civile ad un attacco terroristico restano di competenza degli Stati membri dell'UE e che si stanno adattando i piani di azione nazionali per affrontare il maggiore rischio di attacco in seguito agli eventi dell'11 settembre.

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