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"Mediterranean Cities in Conflict: Urban Wars, Inter-Ethnic Coalitions and the Prospects for Peaceful Coexistence in Lebanon and Israel/Palestine, 1918 to the present"

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Nuove prospettive in materia di conflitti nel Vicino Oriente

Una luce diversa sul conflitto arabo-israeliano e sulle differenze tra musulmani e cristiani nel Vicino Oriente potrebbe aiutare a dare una mano a chi desidera la pace e ai politici, fornendo una comprensione più profonda della sfiducia esistente da tanto tempo.

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La dominazione ottomana del Vicino Oriente, in particolare in quello che è oggi Israele, Libano e Palestina, ha svolto un ruolo importante nell’alimentare le fiamme del settarismo. Invece dell’uguaglianza e della convivenza, gli ottomani hanno incoraggiato il settarismo religioso e l’autonomia comune, con una mentalità di divisione e conquista, aiutando a mettere le basi alla disarmonia e alla lotta geopolitica del futuro. Il progetto PEACEMED (Mediterranean cities in conflict: Urban wars, inter-ethnic coalitions and the prospects for peaceful coexistence in Lebanon and Israel/Palestine, 1918 to the present), finanziato dall’UE, ha effettuato una mappa delle relazioni interetniche in questi Paesi e ha confrontato le dinamiche urbane per comprendere come sono state plasmate la territorialità, la nazionalità e l’identità. Questa analisi dal basso verso l’alto ha esaminato il conflitto ebraico-palestinese in ambienti urbani come Jaffa, in Israele, così come il conflitto tra cristiani e musulmani a Beirut, Libano. In questo modo, il progetto ha riformulato ed esaminato il conflitto come una lotta tra etnie piuttosto che una tra le nazioni. Ha osservato da vicino il modo in cui lo spazio urbano, l’identità e la violenza sono emersi dalle ceneri dell’Impero Ottomano, indagando i rapporti tra opposti sforzi di creazione della comunità in ambienti urbani in guerra. È importante sottolineare che PEACEMED ha studiato l’immaginazione popolare, sociologica e politica della società nel corso del tempo, sfruttando testimonianze storiche ed etnografiche per esaminare come le comunità diverse ma interdipendenti definiscono le loro identità nazionali. Ha incorporato ulteriori aspetti all’interno della sociologia politica e dell’antropologia urbana che potrebbero aiutare a studiare la cittadinanza, la violenza etnica, l’appartenenza e la formazione dell’identità. Questa nuova prospettiva su un tema così complesso potrebbe contribuire a una soluzione più profonda e significativa che prende molto più in considerazione le diverse comunità ed etnie.

Parole chiave

Vicino Oriente, conflitto, settarismo, geopolitico, interetnico, nazionalità

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