Gli eurodeputati approvano il bilancio proposto per il 6PQ ma suggeriscono alcune modifiche alle priorità
La Commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo ha raccomandato alcuni emendamenti alle proposte della Commissione europea in merito ai settori prioritari del sesto programma quadro (6PQ), i quali comporterebbero l'aggiunta di ulteriori ambiti di ricerca, quali il trasporto terrestre e marittimo e le principali malattie. La commissione parlamentare ha approvato la struttura generale del programma quadro e condiviso il principio secondo cui ogni sottosezione deve disporre di un proprio bilancio e di un proprio gruppo consultivo di esperti, decidendo tuttavia la suddivisione di due delle sottosezioni. Il capitolo dedicato a "Energia, sviluppo sostenibile, biodiversità e cambiamento globale" dovrebbe essere diviso in tre parti: energia, sviluppo sostenibile e cambiamento globale, e trasporti. Nella proposta della Commissione, l'aeronautica è l'unico settore dei trasporti selezionato come priorità tematica. La commissione parlamentare vorrebbe inoltre che il capitolo "Scienze della vita per la salute e la sicurezza" fosse ampliato, al fine di comprendere la ricerca su malattie importanti come il cancro, oltre alla genomica e alle biotecnologie, secondo quanto proposto dalla Commissione europea. Gli eurodeputati hanno altresì approvato il bilancio complessivo di 16.270 milioni di euro per il prossimo programma quadro, così come proposto dalla Commissione, sebbene la suddivisione degli stanziamenti tra le diverse sottosezioni non sia stata ancora dibattuta in sede di commissione parlamentare. La cifra indicata non comprende i finanziamenti per il programma di ricerca Euratom. La commissione ha adottato un emendamento per la creazione di un nuovo strumento, la "scala di eccellenza". Tale iniziativa permetterebbe alle istituzioni potenzialmente in grado di partecipare a progetti, ma prive di esperienza, di evolvere fino a diventare "centri di eccellenza". Gli eurodeputati hanno inoltre espresso il timore di un completo abbandono degli strumenti dell'attuale programma quadro ed hanno esortato ad una transizione agevole tra i programmi.