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Contenuto archiviato il 2024-05-28

Development of a best practices guide for the safe handling and use of nanoparticles in packaging industries

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Migliori pratiche per la gestione delle nanoparticelle negli imballaggi

I test intensivi condotti sui nanomateriali e sui nanoriempitivi utilizzati negli imballaggi spingono il settore industriale ad adottare pratiche ottimali finalizzate al rafforzamento degli aspetti correlati alla salute e alla sicurezza di gestori e utenti finali.

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Le nanoparticelle, che rappresentano risorse estremamente utili nel settore degli imballaggi, specialmente con lo sviluppo di nanocompositi polimerici, garantiscono nel complesso un livello potenziato di solidità e resistenza. Tuttavia, i possibili effetti collaterali sull’ambiente e sulla salute umana correlati all’utilizzo dei nanomateriali sono al centro di accesi dibattiti, che implicano la necessità di applicare queste tecnologie in modi più sicuri. Il progetto NANOSAFEPACK (Development of a best practices guide for the safe handling and use of nanoparticles in packaging industries), finanziato dall’UE, è stato concepito allo scopo di risolvere tale questione. Nello specifico, gli esperti hanno tentato di fornire informazioni più chiare in termini di ambiente, salute e sicurezza relativamente all’utilizzo di nanoriempitivi nel settore degli imballaggi, dalla fase di produzione a quella di smaltimento finale. Nell’ambito dell’iniziativa sono state analizzate le misure e le best practice finalizzate alla promozione della sicurezza sul lavoro, nonché alla riduzione dei rischi per la salute dei consumatori e dei pericoli per l’ambiente. Questo traguardo è stato raggiunto attraverso l’identificazione di specifiche proprietà fisico-chimiche dei riempitivi e delle matrici polimeriche utilizzati nei materiali di imballaggio. Dagli studi tossicologici condotti sull’argento, le nanoargille, il biossido di silicio, l’ossido di zinco e il carbonato di calcio è emersa, tra le altre cose, la gravità dei pericoli correlati all’utilizzo delle nanoparticelle. Ciò ha spinto il gruppo di lavoro a identificare i nanocompositi che tendono più di tutti a rilasciare nanoriempitivi negli alimenti confezionati. Gli studi condotti hanno consentito al progetto NANOSAFEPACK di identificare maschere e guanti adeguati da utilizzare con i nanoriempitivi, nonché di specificare apposite misure da adottare ai fini della riduzione degli impatti ambientali e dello spreco di materie prime, sulla base di una serie di valutazioni del ciclo di vita. Le best practice elaborate nell’ambito dell’iniziativa sono state riunite in una guida sulla gestione e sull’utilizzo sicuri dei nanoriempitivi nelle industrie di imballaggio, divulgata dai partner del progetto in formato cartaceo o elettronico.

Parole chiave

Nanoparticelle, imballaggio, nanoriempitivi, salute e sicurezza, nanocompositi polimerici, matrici polimeriche

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