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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Negotiating local and global requirements in biomedical research; the case of biobanking

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Come ottenere il massimo dalle biobanche

Uno studio ha evidenziato come si potrebbero migliorare le biobanche che conservano milioni di campioni biologici, tramite un equilibrio tra gli obiettivi di ricerca locali e globali.

Le biobanche conservano esemplari biologici come tessuti umani e campioni ematici, nonché dati genetici e medici. I milioni di esemplari e i dati dei relativi donatori, detenuti in tali archivi nelle varie parti del mondo, sono particolarmente importanti per la ricerca in medicina e genetica. Il progetto GLOBLOC BIOBANKS (Negotiating local and global requirements in biomedical research; the case of biobanking), finanziato dall’UE, intendeva migliorare il valore globale delle biobanche tramite un’indagine sul modo con cui vengono utilizzate in varie società. I ricercatori si sono rivolti a biobanche consolidate per studiare le cardiopatie negli Stati Uniti, le malattie correlate alla genetica a Singapore e le cause di morte prematura in India. Hanno scoperto che le priorità sanitarie di ciascun paese hanno influito sul tipo di biobanca che il paese stesso ha sviluppato. Le biobanche variano in base ai tipi di materiali depositati e al tipo di ricerca per cui vengono utilizzati; inoltre influenza la produzione di leggi pubbliche. Ad esempio, la Rete dei tessuti di Singapore conteneva campioni di tessuto e DNA in tutto il territorio di Singapore, concepiti per far progredire la ricerca biomedica nel paese. Poiché però i ricercatori non se ne sono serviti, il governo l’ha chiusa. Per converso, l’archivio negli Stati Uniti, costituito negli anni quaranta del secolo scorso, è diventato una risorsa di rilevanza globale per lo studio sia dello stile di vita, sia dei fattori genetici che contribuiscono alle cardiopatie. Tale elemento evidenzia come i fattori sociali e politici possono incidere sugli esiti positivi delle biobanche sia a livello nazionale che internazionale. In relazione a questa idea, i ricercatori hanno scoperto che l’archivio indiano andava incontro alle necessità dei paesi a basso reddito, dove la maggior parte dei decessi si verificano in casa, senza diagnosi. Questo “studio di un milione di morti” ha cercato di scoprire le cause di migliaia di morti non classificate in base ai sintomi e altre osservazioni indicate dai parenti del nucleo familiare. I risultati emersi dallo studio indiano favoriranno l’impegno del governo rivolto a prevenire le morti premature in India e altri paesi a reddito medio-basso. Tuttavia, varie limitazioni nella configurazione dello studio potrebbero impedire che tale archivio di dati divenga utile a livello globale. I ricercatori hanno concluso stabilendo la necessità che gli scienziati scambino maggiormente materiali e dati tra le biobanche del mondo, in modo da realizzarne le enormi potenzialità. Poiché le biobanche di solito nascono in base a interessi locali, tale sistema armonico impone un equilibrio tra gli obiettivi di ricerca locali e globali.

Parole chiave

Biobanche, campioni biologici, dati medici, ricerca in genetica, cardiopatia, morte prematura

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