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Development of extraction process for removal of pigments and additives for recycling of polymers

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Un futuro verde per il poliuretano

Oggi sarebbe impensabile vivere senza la plastica; tuttavia, ciò che la rende utile costituisce un problema al termine della sua vita utile. Una tecnologia che rimuove efficacemente gli additivi dai rifiuti di plastica offre nuove ed entusiasmanti possibilità per ottenere materiale di alta qualità e quindi per rielaborare tali rifiuti in prodotti utili.

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Tutti i prodotti di plastica sono costituiti da un polimero essenziale (come il poliuretano) miscelato con un complesso mix di materiali noti come additivi. La produzione di poliuretano in Europa supera i 13 milioni di tonnellate ogni anno. Attualmente, circa il 50 % dei rifiuti di poliuretano è smaltito nelle discariche e gran parte di questi contiene additivi e pigmenti. Nell’ambito del progetto CLEARPLAST (Development of extraction process for removal of pigments and additives for recycling of polymers), gli scienziati hanno lavorato per sviluppare diversi metodi per rimuovere i pigmenti e gli additivi dal poliuretano di scarto. In primo luogo, ci si è concentrati sullo sviluppo di un processo di estrazione che ha coinvolto l’uso di biossido di carbonio supercritico. Anche se questo fluido supercritico era finora utilizzato per l’aggiunta di pigmenti ai polimeri o per la rimozione di additivi dai poliuretani, non si è dimostrato così efficiente nella rimozione di pigmenti dai poliuretani. L’uso di altri solventi supercritici, tensioattivi o tecniche di filtrazione ad alta temperatura per l’estrazione dei pigmenti non si è dimostrato efficace. Il team ha spostato l’attenzione su metodi di estrazione alternativi basati su tecnologie più convenzionali come la ricristallizzazione e la filtrazione dei solventi. Questo metodo è stato utilizzato principalmente per estrarre pigmenti organici dal poliuretano. Un’altra parte del progetto si è concentrata sull’estrazione di pigmenti inorganici utilizzando un solvente siliceo, che ha determinato la presentazione di una richiesta di brevetto. Dato che quasi il 50 % dei rifiuti di plastica dell’UE finisce nelle discariche, la maggior parte dell’energia e delle materie prime trasformate vanno perse e non vengono riciclate in nuovi prodotti. Le attività del progetto sono in linea con la direttiva quadro in materia di rifiuti (WFD) del 2008, che getta le basi per trasformare l’UE in una società basata sul riciclo. La WFD, con il suo obiettivo di raccolta differenziata dei rifiuti di plastica per il 2015, nonché la direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, prevedono obiettivi specifici sui rifiuti di plastica.

Parole chiave

Poliuretano, additivi, rifiuti di plastica, pigmenti, processo di estrazione

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