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Un gruppo consultivo spagnolo chiede la modifica dell'attuale legge sulle cellule staminali

Mentre la Commissione europea si prepara a definire ulteriormente la propria posizione in materia di ricerca sulle cellule staminali, in Spagna, un autorevole gruppo consultivo ha chiesto di modificare la legge nazionale esistente, perché gli scienziati possano reperire cellul...

Mentre la Commissione europea si prepara a definire ulteriormente la propria posizione in materia di ricerca sulle cellule staminali, in Spagna, un autorevole gruppo consultivo ha chiesto di modificare la legge nazionale esistente, perché gli scienziati possano reperire cellule staminali embrionali a scopo terapeutico e di ricerca, previa l'approvazione dei comitati di esperti e il consenso dei genitori dell'embrione. La dichiarazione sulle cellule staminali embrionali, preparata da un gruppo di opinione dell'Osservatorio di bioetica e diritto con sede presso il "Parc Científic de Barcelona", sostiene che "la ricerca sull'uso di tali cellule per creare diversi tipi di tessuto, o persino organi semplici, costituisce la più solida promessa per la medicina del futuro". Il documento afferma che l'impiego di cellule staminali, reperite da embrioni umani a scopo terapeutico e di ricerca, è accettabile se si attinge a riserve di embrioni donati a scopi scientifici, embrioni in vitro non trasferibili, o embrioni congelati che abbiano superato il periodo di crioconservazione previsto dalla legge. Secondo il testo, si dovrebbe inoltre permettere l'utilizzo di cellule staminali ottenute mediante trasferimento nucleare da embrioni somatici, oppure da embrioni creati "ad hoc" utilizzando gameti con il consenso informato dei rispettivi donatori. La dichiarazione del gruppo sostiene la creazione di embrioni da gameti per ottenere cellule staminali quando non è possibile impiegare le riserve di embrioni donati a scopo di ricerca, oppure quando tali embrioni sono stati resi disponibili per i suddetti motivi. Reperire cellule staminali embrionali con questa procedura è giustificabile "in assenza di prove che confermino il conseguimento di risultati identici, sotto tutti gli aspetti, con l'uso di cellule staminali da tessuti fetali o adulti". Un'autorità competente dovrebbe garantire la valutazione, la regolamentazione, l'approvazione e il controllo della ricerca embrionale, compresi tutti i progetti che comportano l'impiego di embrioni. Inoltre, la dichiarazione chiede che la ricerca sulle cellule staminali sia rafforzata da finanziamenti pubblici e privati "poiché, in caso contrario, i benefici resterebbero in mano alle imprese private". In Spagna, la ricerca sulle cellule staminali è regolamentata non solo da due leggi nazionali, una sulle tecniche di riproduzione umana assistita (1988), e l'altra sulla donazione e sull'impiego di embrioni e feti (1988), ma anche dalla Convenzione per la protezione dei diritti dell'uomo e la biomedicina del Consiglio d'Europa, ratificata dalla Spagna nel 1999, e da due sentenze della corte costituzionale. La legge sulle tecniche di riproduzione assistita sancisce che, per la diagnostica applicata o gli studi a scopo terapeutico, la ricerca può avere luogo entro i primi 14 giorni con il consenso dei genitori. La ricerca a scopo non terapeutico, invece, è consentita solo su embrioni non vitali e nei casi in cui non possa essere condotta sugli animali. Nel giugno 1999, il comitato di esperti spagnoli sulla clonazione ha pubblicato una relazione che sostiene l'abolizione legale del divieto di clonazione, perché consentirebbe agli scienziati di creare tessuti per curare determinate malattie. Tuttavia, il documento si oppone fermamente alla legalizzazione della clonazione riproduttiva degli esseri umani. Il gruppo è stato costituito per studiare le implicazioni etiche, sociali e legali delle nuove tecniche biotecnologiche e formulare proposte specifiche a favore di un'azione legislativa. Ne sono coordinatori il Dott. Josep Egozcue, un medico specialista in riproduzione umana, e la giurista Dr.ssa María Casado. Le proposte sono state presentate da specialisti in embriologia e biologia cellulare, medicina, filosofia, antropologia e giurisprudenza.

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