Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2022-12-21

Article available in the following languages:

Liikanen chiede di dare slancio alle PMI con le TIC

Secondo il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, occorrono ulteriori investimenti nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), nonché nell'innovazione per dare slancio alle sorti delle PMI (piccole e medie imprese). Il 1...

Secondo il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, occorrono ulteriori investimenti nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), nonché nell'innovazione per dare slancio alle sorti delle PMI (piccole e medie imprese). Il 18 dicembre, in un suo discorso all'Intergruppo PMI del Parlamento europeo sulla "Situazione delle questioni di politica per le imprese", il commissario Liikanen ha dichiarato che le PMI, pari al 98 percento di tutte le imprese comunitarie, rappresentano "un'importantissima fonte di occupazione, innovazione e benessere nell'Unione europea". Descrivendo i risultati raggiunti dalla Commissione nel migliorare il quadro giuridico e finanziario per le PMI tra il 2000 e il 2001, Liikanen ha affermato che la Carta per le piccole imprese, adottata nel giugno 2000, definisce obiettivi chiari per gli Stati membri e per la Commissione allo scopo di coadiuvare lo sviluppo delle PMI. All'inizio del 2002, la Commissione presenterà una relazione sull'attuazione della Carta al Consiglio e al Parlamento europeo. Liikanen ha presentato i dati che emergono dalla relazione sulla competitività di recente pubblicazione, in cui si sottolinea il ruolo delle TIC e dell'innovazione nel dare slancio al progresso economico dell'Europa. Secondo la relazione, nonostante l'investimento nelle TIC possa apportare un considerevole contributo alla crescita economica, le aziende devono modificare la loro organizzazione e i loro metodi di lavoro se vogliono avvalersi di tutti i benefici. Liikanen ha citato i recenti studi comparativi in materia di prestazioni tra le TIC statunitensi ed europee secondo i quali, nella seconda metà degli anni '90, la crescita economica annua dell'UE potrebbe avere subito una contrazione fino allo 0,5 percento a causa dei minori investimenti nelle TIC e della più lenta diffusione delle tecnologie negli Stati membri. Liikanen ha dichiarato che la Commissione sta affrontando queste sfide mediante iniziative come il piano d'azione eEurope, nonché misure ideate specificamente per le PMI. Egli ha messo in evidenza sia l'iniziativa GoDigital, che promuove il collegamento a Internet delle PMI, sia i provvedimenti finalizzati all'analisi comparativa delle politiche nazionali sulle TIC all'interno dell'UE. Secondo Liikanen, anche il programma pluriennale per le imprese e l'imprenditorialità sta facendo la sua parte, affrontando le esigenze finanziarie delle PMI che intendono investire nelle TIC. Liikanen ha apprezzato le iniziative di sostegno alle imprese che puntano a ridurre la burocrazia e migliorare l'ambiente normativo. Anche in questo caso, si tratta di un'attività particolarmente interessante per le PMI", ha dichiarato. "Mentre le grandi aziende, in linea di massima, riescono ad affrontare iter legislativi complessi, le piccole realtà imprenditoriali dipendono in larga misura da approcci normativi semplici e trasparenti". Oltre alla semplificazione dell'ambiente normativo, ha affermato il Commissario, i sondaggi più recenti indicano che sta migliorando l'immagine degli imprenditori e dei rischi connessi alla costituzione di un'impresa. Secondo un crescente numero di europei, diventare imprenditori può costituire un'interessante alternativa, bisognerebbe ricompensare l'assunzione dei rischi e offrire una seconda possibilità a chi ha provato la strada della libera impresa, purtroppo con esito negativo. Liikanen ha annunciato una serie di misure volte a migliorare la trasparenza e le consultazioni con le parti interessate, tra cui videoconferenze, incontri a scadenze regolari con organizzazioni del mondo degli affari e la creazione di un gruppo specifico che rappresenti settori e professioni diverse, e che fornisca il suo punto di vista sulla politica per le imprese favorendo la comunicazione. Inoltre, Liikanen ha annunciato che Timo Summa, un direttore della DG Imprese della Commissione, è stato nominato "delegato delle PMI" con il compito di ascoltare le loro richieste e rappresentare i loro interessi in seno alla Commissione, con il sostegno della DG Imprese. Liikanen ha inoltre citato gli accordi di Basilea II, che puntano a rivedere i metodi impiegati per determinare l'adeguatezza del capitale delle imprese. Egli ha affermato che il processo messo a punto in occasione di Basilea II è importante per le PMI, perché molte piccole e medie aziende si espongono in misura massiccia ai prestiti di finanziamento. Secondo il commissario, l'Esecutivo ha proposto un progetto nell'ambito del programma pluriennale per le imprese e l'imprenditorialità, che fornirà un ausilio per comprendere gli effetti dei cambiamenti sulle PMI. In separata sede, il 19 novembre la Commissione ha accolto favorevolmente l'annuncio del Comitato di Basilea, che ha reso nota la revisione del processo per finalizzare il nuovo Accordo sul capitale Basilea II. La procedura comprenderà un'ulteriore revisione dell'impatto dell'Accordo prima della pubblicazione di un terzo documento consultivo. Il commissario per il Mercato interno Frits Bolkestein ha commentato positivamente l'iniziativa, dicendo che "dovrebbe migliorare la qualità del pacchetto finale e contribuire al rendere ancora più produttivo il periodo di consultazione". Si prevede che l'accordo venga finalizzato nel 2002. Sono stati compiuti alcuni progressi verso il completamento di un nuovo quadro internazionale sensibile ai rischi, che comprende opzioni per calcolare il fabbisogno minimo di capitale. A tale proposito, è stato messo a punto uno strumento per garantire che i livelli di capitale previsti dalla legge rimangano mediamente invariati rispetto all'accordo attuale.

Articoli correlati

Il mio fascicolo 0 0