BSE: un gruppo consultivo apprezza il programma britannico di abbattimento, ma rifiuta l'alternativa tedesca
Il comitato scientifico direttivo (CSD), che fornisce consulenza alla Commissione europea in merito alle encefalopatie spongiformi bovine/trasmissibili (TSE/BSE), ha pubblicato un parere che apprezza il programma britannico di abbattimento, ma critica la richiesta tedesca di una deroga alla regolamentazione in materia di TSE. Il CSD è stato invitato a esprimere un parere sulla possibilità di paragonare determinate misure attuate dal Regno Unito e dalla Germania al cosiddetto "abbattimento di coorti" (distruzione di capi della stessa età appartenenti alla stessa mandria) come previsto dalla legislazione dell'UE. Gli scienziati hanno riscontrato che le misure britanniche per la gestione della BSE offrono una sicurezza equivalente all'abbattimento per coorti, purché siano attuate con efficacia. Si sono invece dimostrati più critici verso la richiesta tedesca di deroga all'approccio di eliminazione definito nel regolamento sulle TSE, secondo il quale devono essere abbattute le coorti di nascita e di allevamento. La Germania ha chiesto di avere un approccio per ogni caso specifico che, a volte, limiterebbe l'abbattimento solo alla coorte di nascita. Il CSD ha concluso che l'eliminazione della coorte completa offrirebbe un ulteriore elemento di sicurezza per i consumatori e ha raccomandato di mantenere quest'orientamento. Inoltre, il CSD ha approvato un nuovo parere sul rischio derivante dall'uso di metodi di stordimento invasivi adottati nei macelli, sostenendo che, a seconda della procedura impiegata, si può provocare il trasporto di materiale cerebrale nei vasi sanguigni. Il CSD afferma che le prove sono comunque scarse ed è necessaria una maggiore ricerca in merito. Il comitato ha aggiornato la propria posizione sulla sicurezza dei materiali provenienti dalla testa degli animali, ribadendo che le guance dei bovini possono essere impiegate con sicurezza, ma gli occhi e le cervella dovrebbero essere eliminati dalla catena alimentare. In seguito all'esito positivo di test che confermano la presenza della BSE in Austria, Finlandia e Slovenia gli scienziati, hanno classificato questi paesi nella categoria III corrispondente ad un basso rischio di BSE. La stessa classificazione è stata proposta per la Grecia e il Giappone, che sarà confermata dopo il completamento delle relazioni attualmente in fase di preparazione.